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Paolo Nanni e figlia accusati di peculato per quasi 300 mila euro: finti rimborsi

Fine indagini per l'ex consigliere Italia dei Valori: si è appropriato di fondi pubblici per 277.792 euro simulando spese e rimborsi

Avviso di fine indagine per Paolo Nanni, ex capogruppo e unico consigliere dell'Italia dei Valori in Regione Emilia-Romagna nella scorsa legislatura. Identico avviso notificato alla figlia, Olimpia Nanni. Sono accusati nell'atto, che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, di peculato continuato in concorso. Secondo l'ipotesi della Procura, Nanni e figlia (allora collaboratrice del gruppo e addetta agli aspetti contabili) si sarebbero appropriati di 277.792 euro di fondi pubblici erogati dalla Regione Emilia-Romagna, usati poi, sempre in ipotesi, da Nanni per scopi personali.

Fondi erogati per permettere il funzionamento e le attività politiche del gruppo, e di cui Nanni (ora consigliere in Provincia a Bologna, ma nel gruppo misto dopo aver lasciato l'Idv) aveva disponibilità visto il ruolo ricoperto all'epoca dei fatti. L'inchiesta, affidata al pm Antonella Scandellari, era nata dall'esposto, presentato nel 2010, dell'ex coordinatore bolognese dell'Idv, Domenico Morace, che dopo averlo lasciato lanciò all'ex partito accuse di gestione 'anomala' dei fondi (per circa 450mila euro complessivi) ricevuti dalla Regione tra il 2005 e il 2010.

SIMULAZIONI DI SPESE: TUTTO FALSO. Secondo quanto ricostruito dalla Finanza Nanni avrebbe simulato di organizzare convegni (anche creando false locandine, fatto parzialmente ammesso nei mesi scorsi dall'indagato), avrebbe presentato falsi giustificativi per inesistenti incontri istituzionali per giustificare sue spese in bar e ristoranti, avrebbe acquistato marche da bollo per 6.500 euro senza reali motivi, e libri per quasi 1.800 euro in realtà, destinati al genero avvocato o non relativi alle sue funzioni.

AVVOCATO MORACE: MI PRESI DEL BUGIARDO, VEDIAMO CHI DICEVA BUGIE. Ma nel rendiconto sarebbero finiti anche spese personali in alberghi, auto blu e taxi e regali. La Procura ha di fatto selezionato una serie di spese che appaiono più difficilmente compatibili con l'attività del consigliere, voci di spesa che però gli indagati ora potranno spiegare se chiederanno di essere sentiti. Quello sui fondi Idv è il primo dei filoni sui fondi regionali dell'Emilia-Romagna ad arrivare a conclusione: Scandellari infatti è anche titolare dell'inchiesta sulle interviste a pagamento fatta su alcune emittenti locali dai consiglieri regionali, e assieme alla collega Morena Plazzi - sotto la supervisione del procuratore capo Roberto Alfonso e dell'aggiunto Valter Giovannini - conduce quella più ampia sulle spese dei gruppi in Regione per questa legislatura. "Questi sono processi che destano un rilevante allarme sociale - ha dichiarato l'avvocato Morace - mi aspetto che la giustizia sia solerte nel chiarire la vicenda. In questa vicenda mi presi del bugiardo, ora vorrei si capisse chi diceva le bugie".

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