La conferma arriva attraverso alcuni social network, in particolare la pagina “open” di Facebook della pidiessina, romana  eletta in Friuli, Debora Serracchiani. In particolare parla di un appuntamento “aperto a tutti coloro che vogliono costruire uno spazio di confronto e dibattito dentro il centrosinistra… Bersani è il benvenuto” . Quindi, a dar credito all'On. Serracchiani, ogni voce di dissidi con il Segretario sarebbe priva di fondamento.

Ma l'esigenza di creare un canale autonomo, suo, di “confronto e dibattito” all'interno dello stesso centro-sinistra la dice lunga forse su quanto le stia stretto il ruolo di Bersani come candidato “intoccabile” nella ormai quasi inevitabile corsa elettorale per Palazzo Chigi.

Dal canto suo Pippo Civati smentisce la nascita di una corrente “e se di corrente si deve parlare, si tratterà di una corrente che sgorgherà dal Pd verso la società, e viceversa, per arricchire il dibattito pubblico, nel centrosinistra e non solo”.  Va ricordato che lo stesso Civati  è reduce dalla rottura dell'asse dei “rottamatori” che aveva contribuito a fondare con il rampante sindaco di Firenze Matteo Renzi, divorzio consumato in agosto e abbastanza movimentato, condito di accuse reciproche di “protagonismo”. L'appuntamento alla stazione Leopolda, un bis di quello dell'anno scorso , vedrà ancora Renzi, ma non Civati che pare non sia stato nemmeno invitato.

Sfilata di Big. Non si hanno notizie ancora sulla presenza di Bersani, ma a Bologna saranno presenti i “nuovi VIP” del centrosinistra, dal Governatore della Toscana Enrico Rossi al sindaco di Napoli Luigi De Magistris, quello di Bari Michele Emiliano, l’assessore alla Cultura, Expo, Moda e Design della Giunta Pisapia Stefano Boeri, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il vicesindaco di Vicenza Alessandra Moretti e Ivan Scalfarotto, vicepresidente “giovane” del PD.

I “classici”. Sono però annunciati anche i “classici”: Rosy Bindi, Dario Franceschini, il Governatore Vasco Errani e l'europarlamentare David Sassoli oltre a una moltitudine di amministratori di piccoli centri.

Correnti? I nuovi nomi nell'ambito del centro-sinistra tendono a smarcarsi da questa ipotesi ma il dato di fatto è che, al di là della naturale “differenza antropologica” tra ex esponenti della Margherita e la componente di derivazione “pidiessina” , si aggiungono, se non sono proprio correnti,  diversi “spifferi”, basti pensare alla nuova formazione, sempre in ambito centro-sinistra, dei “MoDem” che vede l'ex “africano” Veltroni, tornato a tempo pieno in Italia.
I congressi, le iniziative, i “forum” o altro ancora si moltiplicano, l'uno ben distinto dall'altro, ognuno con “parole d'ordine” programmatiche autonome. Diciamo che presso la sede nazionale del PD, presso il Circo Massimo, a Roma, le finestre cominciano a sbattere e per Bersani forse è tempo di indossare una opportuna maglia della salute.