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Pd segreteria in alto mare: tra raccolte firme, mozioni pro-commissario e nuovi candidati

Dopo le dimissioni di Critelli si balcanizza lo scontro tra i delegati dem per dare successione al segretario. E il Sindaco di Pieve si candida

Neanche la data del 28 ottobre, a quanto pare, mette tutti d'accordo nel Pd di Bologna. Dal fronte che sostiene Luigi Tosiani si lamenta infatti la "totale mancanza di democrazia, in un partito sempre ostaggio della volontà dell'ex segretario", cioè il dimissionario Francesco Critelli.

Quel weekend, infatti, è già in programma il forum programmatico del Pd a Milano e i sostenitori di Tosiani avrebbero preferito che si 'sacrificasse', piuttosto, la Leopolda del weekend precedente. Dietro la banale questione di calendario si nasconde la punzecchiatura: Critelli è accusato di essersi troppo avvicinato alla causa renziana, abbandonando la 'sinistra' del partito e una certa tradizione dei dem bolognesi. I sostenitori di Tosiani preferirebbero anticipare l'assemblea, anche a costo di fissarla in un infrasettimanale. Si vedrà: la decisione finale spetta comunque alla presidente dell'assemblea Stefania Del Buono.

PD, dimissioni Critelli: è già battaglia di nomi per la segreteria

Di sicuro non pare aver fatto molta strada l'ipotesi di dialogo per arrivare ad un nome condiviso per il futuro della segreteria: possibile, a questo punto, una conta in assemblea dove però resta al momento coperta la carta di Critelli. Tra i possibili alleati dell'ex segretario restano i renziani della prima ora di Per Davvero. In un video messaggio il consigliere comunale Piergiorgio Licciardello ha confermato la propria contrarietà all'operazione Tosiani, un "segretario in pectore scelto in fretta, quasi blitzkrieg di stampo tedesco. Quanto è coerente con le richieste della nostra piazza di ieri a Roma e dei circoli? Non è questo che i nostri iscritti cercano".

Intanto, un gruppo di una trentina tra iscritti e simpatizzanti chiede la nomina di un commissario. "Riteniamo- si legge nell'appello- che dopo la sconfitta del 4 marzo sia necessario ridefinire la strategia e la proposta politica del Pd. Questa operazione richiede una ricca fase congressuale a livello nazionale dove ci si possa confrontare, e anche dividersi, su proposte alternative dalle quali possano maturare nuove posizioni politiche. Il nostro parere è che solo dopo il congresso nazionale sarà utile e possibile eleggere il nostro nuovo segretario provinciale".

In attesa del congresso, dunque, "l'unica soluzione possibile è quella di congelare la situazione locale con la nomina di un commissario facente funzione. Per escludere ogni strumentalizzazione di questa nostra proposta, auspichiamo che il commissario non sia nessuno degli attuali candidati o candidabili al ruolo di segretario". (Bil/ Dire)

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