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Caso Amorosi: in Consiglio Pdl e Lega si imbavagliano

Seduta del Consiglio sospesa: il centrodestra si imbavaglia con lo scotch. Marco Lisei, Pdl: "Sindaco che intimidisce gli altri consiglieri, non sopportate chi non la pensa come voi"

Imbavagliati contro il sindaco Merola. E' la protesta messa in atto durante il consiglio comunale da Pdl e Lega a Bologna dopo le minacce di querela prospettate venerdì scorso in aula dal primo cittadino. E' l'ultimo strascico della polemica nata da un articolo di Antonio Amorosi, ex assessore sotto Cofferati, che la scorsa settimana ha scritto nero su bianco, sul sito Affaritaliani.it i nomi dei 16 vincitori di altrettanti concorsi per posizioni importanti nell'amministrazione, a bando ancora aperto.

Centrodestra "imbavagliato" per protesta

Davanti alle domande dell'opposizione, Merola aveva giudicato grave che in Consiglio si desse eco alle parole di Amorosi. La reazione del centrodestra è stata compatta. Quasi tutti i consiglieri sono intervenuti, difendendo il ruolo di controllo dell'opposizione. Alla fine ha preso la parola il capogruppo Pdl Marco Lisei: "Il vostro comportamento non ci stupisce. Fa parte della vostra cultura illiberale, della vostra storia, di una cultura comunista", ha scandito più volte interrotto dalle proteste dei rappresentanti del centrosinistra.

MEROLA INTIMIDISCE I CONSIGLIERI. "Per voi - ha proseguito Lisei - è normale applaudire un sindaco che intimidisce degli altri consiglieri, è normale offendere i radicali, è normale fischiare un sindaco come Renzi che manifesta un dissenso". Quindi il colpo di scena: "Voi non sopportate interventi contrari a quello che voi pensate, fa parte del vostro concetto di democrazia. Così abbiamo deciso di fare per una volta quello che volete: vi diamo il nostro silenzio, ci chiudiamo la bocca", ha concluso Lisei che, come tutti i compagni di coalizione, si è 'scotchato' la bocca con del nastro adesivo.

SOSPENSIONE DELLA SEDUTA. La presidente del Consiglio Simona Lembi ha immediatamente sospeso la seduta che è ricominciata dopo una ventina di minuti di conferenza dei capigruppo. In apertura di seduta anche la 'grillina' Federica Salsi non aveva avuto parole tenere per Merola: "E' grave fare come gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia", ha mandato a dire al sindaco, ricordando che "da sempre sentiamo dipendenti di enti pubblici avviliti perché ritengono che i concorsi mandino avanti i soliti predestinati".

MINACCE DI QUERELA PER LA SALSI. Ma, ha proseguito Salsi, "queste cose si possono dire solo a bassa voce e appena qualcuno osa alzarla per fare uscire queste lamentele dai corridoi, è lesa maestà e partono le minacce di querela". A Merola la consigliera ha anche ricordato: "Sostiene che abbiamo bravi dirigenti ma mi permetto di dissentire" e ha citato Roberto Diolaiti, responsabile del settore ambiente del Comune "uno dei quattro accusati di omicidio colposo nella vicenda del piccolo Karim (il bimbo morto per la rottura di un'altalena ndr)". Se da una parte, ha spiegato, "l'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva, io qualche dubbio sul suo buon operato me lo pongo dopo questa vicenda e credo sia legittimo".
 

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