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Caso Petropulacos, Bonaccini: "Nessun capro espiatorio, ma una riorganizzazione da fare"|VIDEO

Il presidente della Regione è intervenuto oggi sul caso della direttrice generale della Sanità Licia Petropulacos, in contrasto con l'assessore alla salute, Raffaele Donini, e ora sospesa

"Dell'operato dei miei dirigenti rispondo io e non ho nulla da recriminare. Non c'è nessun capro espiatorio da trovare o indicare. C'è invece una riorganizzazione da fare". Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, siul caso della direttrice generale della Sanità Licia Petropulacos, in contrasto con l'assessore alla salute, Raffaele Donini, e sospesa (con stipendio) con un procedimento disciplinare.

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Il presidente è intervenuto in aula questo pomeriggio, non nominando la dirigente: "Non si dica che siamo reticenti o rifuggiamo dal confronto - afferma Bonaccini - abbiamo svolto una seduta di commissione e una seduta d'aula nel giro di una settimana. E io ci sono con la mia faccia, come sempre".

"A fine gennaio - spiega Bonaccini - con la quarta ondata che ha perso forza, con il nuovo piano di investimenti da realizzare e con la nuova pianificazione socio-sanitaria da fare, abbiamo ritenuto che si potesse chiudere una fase per aprirne un'altra. E che per farla fosse necessario procedere a un nuovo assetto interno". Quindi aggiunge: "Dell'operato dei miei dirigenti ho sempre risposto io e non ho nulla da recriminare rispetto al lavoro straordinario che hanno compiuto nei due anni di pandemia che abbiamo alle spalle - quindi - non c'è nessun capro espiatorio da trovare o indicare, perchè parlano i risultati. C'è invece un cambiamento e una riorganizzazione da fare, e noi la faremo perchè ne abbiamo la responsabilità verso i cittadini. Di polemiche personali non ne faccio, perchè discutiamo di Emilia-Romagna, non di singoli. Siamo tutti importanti ma nessuno è indispensabile, a partire da me. E' questa la forza dell'Emilia-Romagna. Spero però che la discussione torni ai temi che abbiamo indicato, perchè quelli competono a noi, che si tratti di risorse, investimenti e servizi. Giudicheranno poi i cittadini", conclude Bonaccini. (dire)

Il caso 

Alla base dello scontro tra la dirigente e l'assessore ci sarebbe la circolare firmata nelle settimane scorse da Petropulacos, che sospendeva lo screening anti-Covid per il personale sanitario, decisione che ha visto il no dei sindacati, ma che è stata anche disconosciuta dall'assessore.

"Io vado avanti. Se mi vogliono licenziare, devono fare loro il primo passo" ha detto la direttrice all'agenzia Dire, al termine dell’incontro di ieri pomeriggio dei direttori delle aziende sanitarie, dei tecnici dell'assessorato e dei sindacati, Donini compreso che ha confermato "i test periodici di controllo anti Covid, almeno fino al termine della fase di emergenza sanitaria proclamata dal governo". "Ma questa è una decisione più a tutela degli stessi pazienti che non per un tema di sicurezza sul lavoro", contesta Petropulacos, che prende ancora le distanze da Donini. "Tra noi c'è un divario culturale incolmabile". 

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