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Senzatetto: no "piano freddo", sotto Palazzo d'Accursio materassi e coperte

Un flash-mob nel cortile del Comune di Bologna per accendere i riflettori sui senzatetto, a rischio con la discesa delle temperature e il ritardo del Piano Freddo: "La Frascaroli è ancora assessore?"

Nonostante la pioggia battente, ieri sera è stato organizzato davanti al Comune di Bologna (nel cortile di Palazzo d'Accursio) un flash-mob:  davanti all'ingresso materassi, coperte e cartoni, ovvero l'unica protezione che tante persone, a Bologna, hanno a disposizione ogni notte per proteggersi alla meglio dalle intemperie.

APPELLO AD AMELIA FRASCAROLI. "Lo abbiamo fatto per ricordare all'amministrazione che le temperature sono già basse eppure non c'è traccia del Piano freddo - dicono i manifestanti di Vag61 -  Per ricordare che in città sono moltissime le persone che, durante tutto l'anno, sono costrette a dormire per strada visto che i posti nelle strutture di accoglienza sono sempre meno. Le voci che si rincorrono dicono che anche per il Piano freddo potrebbero esserci meno posti del passato e meno di quanti ne servirebbero. Il risultato sarebbe quello di vedere persone senza un tetto anche con le temperature sotto zero o mentre nevica. Una situazione che in particolare fuori dal centro Beltrame di via Sabatucci, come possiamo constatare tutte le sere, rischia di trasformarsi in drammatica quotidianità. Di fronte a queste prospettive, il silenzio dell'amministrazione ed in particolare di chi ha diretta competenza su questi argomenti è a dir poco inquietante. Ma la vendoliana Amelia Frascaroli è ancora assessore di questo Comune?"
 
EMERGENZA DORMITORI. "A Bologna, come in altre città - prosegue l'associazione - fanno molto più notizia le file di clienti che dormono all’aperto una notte, per comprare l’ultimo modello del telefonino della Apple, che la situazione, ormai di squallida normalità, nella quale tante persone, ogni notte dormono per strada. Uno dei punti più “frequentati” da chi dorme a cielo aperto è via Sabatucci, la strada dove c’è il dormitorio pubblico Beltrame e il cortile di Vag61, nell’incrocio tra la stessa strada e via Paolo Fabbri. Ogni notte, dallo scorso inverno, i senza fissa dimora che non hanno trovato posto nell’asilo notturno dal centro Beltrame o che, dopo esserci stati per due settimane devono attendere 28 giorni per poter rientrare (questo è il regolamento), sono costretti a dormire all’aperto, lungo la strada o sotto le tettoie di Vag. L’abbiamo ormai denunciato più volte: di fatto si è creato stabilmente un nuovo dormitorio a cielo aperto, un’esperienza di auto-disperazione lasciata nell’abbandono e nell’indifferenza da parte del Comune di Bologna".

SCONGIURARE IL DRAMMA DELLO SCORSO ANNO. Ogni notte molte persone, soprattutto migranti ma anche diversi nativi, si riversano lungo via Sabatucci, nei dintorni del centro di accoglienza Beltrame e nel cortile di Vag con cartoni, tende e materassi lasciati a terra, perché non hanno un posto dove dormire. Questa l’unica situazione che Bologna offre loro, ormai è diventata una sorta di pedaggio per entrare o rientrare all’asilo notturno. Intanto le temperature ormai sono scese a livelli di guardia. Del piano freddo, però, ancora non c’è traccia. Anzi, in base alle poche informazioni che si riescono ad avere, temiamo che rispetto allo scorso anno ci saranno ancora meno possibilità per chi oggi non ha un tetto sulla testa. La situazione, dunque, rischia di diventare come lo scorso inverno drammatica.
 Non vorremmo che  le tettoie del cortile di Vag61 rimanessero le uniche difese per superare la notte. Sappiamo di cosa stiamo parlando, perché, lo scorso inverno, ci facemmo carico della presenza di decine di migranti per più di Sessanta giorni. Nell’ultimo anno sono più di 130 posti letto venuti a mancare in città a causa della chiusura di residenze collettive. A tutto questo si aggiunge anche la prossima cessazione dei finanziamenti per i progetti riguardanti i profughi del nord Africa e ancora altre persone rischiano presto di ritrovarsi per strada.

 

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