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Piano Strategico Metropolitano: “Già partiti, giovedì primo Forum con Prodi”

Via ufficiale per il PSM, giovedì il Forum introdotto da Romano Prodi. Merola: "Regione, Comune e Provincia non sono sufficienti. Già 275 i soggetti aderenti, iscrizioni ancora aperte"

Questa mattina, il sindaco Virginio Merola, il presidente della Provincia Beatrice Draghetti e il presidente del Comitato Scientifico del Piano Strategico Metropolitano Daniele Donati hanno presentato in conferenza stampa il forum di giovedì 29 marzo intitolato “Un senso al Futuro”, che vedrà la partecipazione, fra gli altri, di Romano Prodi, Paolo Bonaretti Direttore Generale di ASTER, Roberto Camagni (Economista), Graziella Giovannini (Sociologa). Oriol Nello (Geografo spagnolo) e Daniela Oliva (Presidente IRS).

Il Piano Strategico Metropolitano è un processo volontario e collegiale, di più soggetti pubblici e privati, teso alla condivisione e alla costruzione di una visione del futuro del nostro territorio, e mirato al suo posizionamento sulla scena regionale, nazionale e internazionale: “Il Piano riuscirà a dare una svolta al territorio – spiega Beatrice Draghetti – con alle spalle l’esperienza maturata fino ad oggi. La strategicità è un concetto importante e puntiamo al ricompattamento della città attraverso la dimensione partecipata”.

“Questa opportunità nasce in un periodo particolare – l’incipit di Merola  - visto che siamo in piena crisi. Ma guardiamo al futuro e lavoriamo per i prossimi 20/30 anni all’insegna della partecipazione per il bene comune. Sono 275 i soggetti che hanno aderito fino ad ora e stiamo entrando nel vivo del piano. La crisi fungerà da acceleratore e vogliamo partire da quello che vogliamo e non da quello che abbiamo”.

I TEMPI. Ma quali sono le tempistiche? "Tempi straordinariamente veloci -  risponde il presidente del comitato scientifico Daniele Donati, docente all'Università di Bologna – 7 mesi contro i 14 che ci ha impiegato Torino per partire

IL FORUM DI GIOVEDI’ ALL’ARENA DEL SOLE. L'appuntamento di giovedì sarà una sorta di alzata del sipario. Parleranno i soggetti istituzionale (compreso il presidente della Regione Vasco Errani), quindi Romano Prodi presenterà la relazione introduttiva al forum metropolitano, seguito dal Rettore Ivano Dionigi. Poi spazio alle 'visioni sul futuro' degli esperti Vincenzo Balzani, Paola di Nicola, Federica Guidi e Pierluigi Sacco. Prima delle conclusioni di Donati, ci sarà l'intervento di Oriol Nel-lo, unico straniero che fa parte del comitato scientifico. Del quale, infatti, sono chiare le fonti di ispirazione: oltre a Nel-lo, protagonista delle riqualificazioni urbane della Catalogna, c'é anche Roberto Camagni, che ha presieduto il piano strategico di Torino. I quattro tavoli di lavoro (innovazione e sviluppo, ambiente assetti urbani e mobilità, conoscenza educazione e cultura, benessere e coesione sociale) inizieranno a riunirsi da metà aprile, in sotto gruppi dedicati ai vari ambiti di interventi. Poco meno di 300 i soggetti che hanno aderito, di ogni natura. La politica, da parte sua, porterà le proposte contenute nei propri programmi di mandato, cercando soluzioni e anche risorse per i nuovi progetti.

UNA BOLOGNA CHE ATTRAGGA INVESTIMENTI. "L'obiettivo è rendere questa città attrattiva", ha spiegato Donati, un po' infastidito dalle polemiche sui tempi: "E' curioso ragionare sulla rapidità di un progetto come questo, è già altamente significativo aver scelto di farlo". L'auspicio, però, è che i risultati siano migliori di quelli raggiunti dai primi due tavoli, anticipati per ragioni di tempo e dedicati alla crisi e alle Universiadi. Le misure per contrastare la prima, infatti, sono limitate agli interventi contenuti nei bilanci di Provincia e Comune, mentre le seconde, anche se nessuno lo ha detto esplicitamente rimandando la palla al Governo, sono ormai a un binario morto.
 

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