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Aborto, RU486 nei consultori. Castaldini (FI): "Da Bonaccini annuncio a orologeria"

Per la capogruppo, si tratta di un annuncio politico "a una settimana dalle elezioni che hanno largamente premiato il centro-destra"

"Questo annuncio del nostro Presidente risponde a una circolare emanata dal ministro Speranza più di 2 anni fa e mi sembra chiaro che si tratti di un annuncio a 'orologeria' a una settimana dalle elezioni che hanno largamente premiato il centro-destra, per polarizzare il dibattito e posizionarsi meglio a sinistra".

Così la capogruppo di Forza Italia in Regione commenta l'introduzione della pillola abortiva RU486 anche nei consultori della Regione: "Il Presidente Bonaccini e a ruota il fedele Assessore Donini nei giorni scorsi hanno annunciato in modo trionfale sui media che le donne emiliano-romagnole potranno interrompere volontariamente la gravidanza in modo farmacologico (RU486) anche nei consultori - scrive Castaldini in una nota - La RU486 veniva già somministrata negli ambulatori degli ospedali e di fatto, dopo al massimo un’ora di osservazione, la donna veniva rimandata a casa e, in mancanza di complicazioni, rivista dopo 15 giorni". 

Castaldini sottolinea inoltre: "Non voglio essere una pedina in questo gioco di scacchi e non meritano di esserlo neanche le donne emiliano-romagnole - aggiunge - l’aborto farmacologico lascia la donna in una situazione di estrema solitudine, perché avviene a casa in un tempo che può essere anche molto lungo. Indipendentemente dal luogo di somministrazione, chiedo allora che il consultorio diventi sempre più un punto di ascolto, di monitoraggio e di tutela della salute delle donne, con investimenti che prevedano percorsi di accompagnamento e di mediazione culturale. Grazie alla legge 194 le donne sono state strappate alla solitudine e alla clandestinità, su questo non possiamo fare nessun passo indietro.  E su questo livello che mi interessa aprire un confronto serio che tenga conto di tutte le sensibilità e che non escluda a priori l’aula del consiglio regionale, che non è solo un orpello fastidioso a cui rivolgersi solo quando l’obbligo di legge lo prevede". 

Interruzione di gravidanza: i dati 

"I dati rilasciati annualmente dalla regione ci dicono che il tasso di abortività fortunatamente è in costante calo dagli anni 80 ad oggi - osserva la capogruppo - siamo passati da 12.000 casi nel 2004 ai 6.000 casi nel 2020, con importanti differenze in base alla cittadinanza: 12,6 per mille per le cittadine straniere contro il 4,6 per mille per le cittadine italiane. Il luogo di rilascio della certificazione per effettuare una IVG è il consultorio nel 73% dei casi e le IVG farmacologiche sono state, nel 2020, il 48% delle IVG totali". 

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