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No alle mafie in Rai: la capolista PD Di Girolamo lancia la petizione

Giulia Di Girolamo impegnata sui temi della legalità nelle scuole e autrice nel 2014 del romanzo "Non diamoci pace - diario di un viaggio (il)legale" sulle mafie in Emilia Romagna, ha lanciato una petizione online dopo la partecipazione del figlio di Totò Riina alla trasmissione "Porta a Porta"

Almeno 500 le firme da presentare alla Presidente Monica Maggioni e chiedere una Rai "che tenga fuori le mafie dalla sua porta". A lanciare la petizione sulla piattaforma Chiange.org la capolista Pd in Comune, Giulia Di Girolamo impegnata slla temi della legalità nelle scuole e autrice nel 2014 del romanzo "Non diamoci pace - diario di un viaggio (il)legale" sulle mafie in Emilia Romagna. 

Ha lanciato una petizione online dopo la partecipazione del figlio del boss mafioso Totò Riina alla trasmissione "Porta a Porta", condotta da bruno Vespa, dove ha presentato il libro dal titolo "Riina, family life" (edizioni Anotdest". Anche il 39enne Giuseppe Salvatore è stato condannato per associazione mafiosa a 8 anni e 10 mesi, pena scontata, mentre il fratello Giovanni sconta l'ergastolo al 41bis, come il padre. 

Appoggiata dall''intero stato maggiore del Pd provinciale, la petizione ha superato ad oggi le 600 adesioni e chiede che il servizio pubblico non ospiti personaggi legati alla mafia "prima di tutto per onorare il ricordo delle vittime e per rispetto per i loro familiari" e £che non permetta passerelle private a chi promuove messaggi ambigui e pericolosi". 

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