Elezioni, Potere al popolo sfiora i 4mila voti (2.5%). Marta Collot: "Noi prima forza d’opposizione vera"
"Anche a Bologna la possibilità di costruire l’opposizione sociale e politica sta tutta fuori dalle larghe intese", sostiene la leader di Potere al Popolo leggendo "sintonia" tra le coalizioni di cdex e csx guidate da Battistini e Lepore
3355 voti per Potere al Popolo (pari al 2.29% delle preferenze alle urne) e 3801 voti per la sua candidata a sindaco (2.49%). Così finisce la corsa elettorale di Marta Collot, che a urne chiuse inizia a guardare al da farsi e addita i due candidati delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, Fabio Battistini e Matteo Lepore, accusati di 'inciuciare' tra loro.
"La sintonia tra le due coalizioni principali ha lasciato a casa tanti cittadini delusi, ma con il 2,5% e quasi 4 mila voti raccolti per il Consiglio Comunale, Marta Collot è la prima dei candidati sindaci fuori dalle due coalizioni di centrodestra e centrosinistra, e come Potere al Popolo sappiamo che a Bologna si allargano le basi per la costruzione dell’alternativa, confermando una strada positiva che da quattro anni abbiamo iniziato a percorrere passo dopo passo". Così all'indomani del voto Collot, rivendicando: "Quasi raddoppiati i voti ricevuti in città in occasione delle scorse elezioni regionali...Si vede quindi confermata nel voto la necessità di proseguire lungo la strada che abbiamo sempre percorso, fondata su una proposta politica complessiva e riconoscibile, un profilo di netta indipendenza dal potere e sulla capacità di mettere a disposizione uno spazio di dialogo e contaminazione di lotte e vertenze, costruendo ponti anziché distruggerli."
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Poi l'accento dal loaale si sposta al nazionale. "Come il modello Draghi -prosegue Collot - il modello Lepore si conferma una camicia di forza per la sinistra che nulla guadagna da questo abbraccio mortale: non è un caso che anche il premier abbia commentato il risultato emerso dalle urne come un’occasione di rafforzamento del programma del suo esecutivo, un attacco frontale al mondo del lavoro e alle classi popolari. Ne abbiamo già iniziato ad avere un assaggio, e sono poste sul tavolo decine di controriforme con cui multinazionali e classi dirigenti si apprestano a stravolgere il paese e i nostri territori."
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"Anche a Bologna dunque la possibilità di costruire l’opposizione sociale e politica sta tutta fuori dalle larghe intese", sostiene la leader di Potere al Popolo, promettendo: "da domani rafforziamo ulteriormente il nostro impegno a radicare la nostra proposta nei territori, e ad allargare il perimetro di coinvolgimento di tutti coloro che vogliono alzare la testa contro l’attacco al mondo del lavoro, l’abbandono dei quartieri, il taglio dei servizi, la devastazione ambientale, la cementificazione sfrenata."