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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

L'opposizione bolognese su Gentiloni Premier: "Un nuovo inganno per i cittadini"

Mentre da via Rivani il PD bolognese non commenta la nomina, l'opposizione si sfoga in attesa di conoscere anche i nuovi ministri: "Gentiloni è la fotocopia di quello che gli italiani hanno palesemente bocciato lo scorso 4 dicembre"

Paolo Gentiloni dal Ministero degli Esteri al Quirinale: dopo aver ricevuto l'incarico da Mattarella, è lui il presidente del Consiglio incaricato per il post-Renzi, dopo che al referendum costituzionale del 4 dicembre ha vinto il no.  La nomina non è stata una sorpresa (e il toto-ministri include anche l'ipotesi della 'bolognese' Francesca Puglisi), visto che il nome di Gentiloni circolava già da qualche giorno prima dell'ufficialità, avvenuta ieri e i leader l'opposizione, in primis Lega Nord e Movimento 5 Stelle, hanno manifestato  un certo "disappunto" disertando le consultazioni con il nuovo premier

Stessa linea anche per l'opposizione bolognese. "Renziloni è il vero nome del nuovo premier - commenta il grillino bolognese Massimo Bugani, che sulla sua pagina Facebook ha postato un morphing che mette insieme le sembianze di Paolo Gentiloni e di Matteo Renzi - Un nuovo inganno per i cittadini italiani ancora una volta raggirati dal sistema. Un muro di gomma che continuamente si rigenera e si ricrea identico a prima. Un incubo".  

"Più i cittadini li condannano all'oblio e alla vergogna e più si ripresentano fieri e con la faccia di bronzo. Riconfermano ministri e politiche fallimentari, modificano leggi a piacimento chiedendo la fiducia, le ghigliottine  e i canguri per saltare il dibattito democratico e hanno il solo obiettivo dell'autoconservazione. Ora si faranno la legge elettorale a loro più favorevole e cercanno di galleggiare fino a settembre 2017 per arrivare alla pensione. Siamo disgustati e speriamo solo che il popolo italiano non dimentichi tutto ciò il giorno in cui (presto o tardi) avrà l'occasione di esprimersi alle urne".

"IL QUARTO GOVERNO SENZA LEGITTIMAZIONE POPOLARE". Per Galeazzo Bignami, presidente gruppo Forza Italia Regione Emilia-Romagna: "Non importa quanto gli italiani manifestino il proprio dissenso, con un'altissima percentuale di partecipazione al voto referendario. Ci ritroviamo il quarto governo che non ha una legittimazione popolare e, per giunta, praticamente la "fotocopia" di quello che gli italiani hanno palesemente bocciato lo scorso 4 dicembre. Un governo nel quale la presenza preoccupante di Verdini (che pretenderebbe di entrare ufficialmente nella maggioranza di Governo) sembra vada sempre più rafforzandosi a dimostrazione di quanto il governo Renzi sia stato il governo degli inciuci che si è retto esclusivamente grazie a chi ha cambiato casacca. Renzi a casa ma in pole position c'è il solito Alfano (che avrebbe anche l'opportunità di "scegliere" tra Interno ed Esteri) che ha gestito talmente "bene" l'emergenza profughi che oggi l'Italia è letteralmente invasa dai clandestini. Un partito, il nuovo centro destra, che non è degno nemmeno di portare nella propria denominazione la parola "destra" per le continue scellerate scelte a danno del nostro Paese, della nostra Patria e della nostra Identità nazionale". 

"Resta l'unico auspicio che questo sia un governo di transizione - chiude Bignami - quel tanto che basta per arrivare a una legge elettorale chiara e seria, sia per la Camera che per il Senato, che consenta immediatamente agli italiani di scegliersi la propria maggioranza che possa operare senza bisogno di inciuci di palazzo. Non un giorno di più". 

Per Manes Bernardini di "Insieme Bologna": "Gentiloni ha la scadenza come il latte: un governo a tempo per fare la legge elettorale e portare subito il paese al voto". La consigliera comunale Paola Francesca Scarano: "Gentiloni è stato incaricato a formare il governo! Ma dico io, andare a votare per scegliere finalmente un esecutivo forte e capace di fare quelle riforme necessarie al paese, senza pasticciare, non è possibile? Partiamo dalla riforma fiscale per dare respiro all'economia, e poi dobbiamo assolutamente tornare a scegliere persone che ci rappresentino in Europa e nel Mondo per tornare a dimostrare il nostro valore!"

Il sindaco di Bologna Virginio Merola qualche giorno fa aveva lanciato l'ipotesi Padoan, l'ormai ex ministro dell'Economia del governo Renzi: "Lui sarebbe la soluzione migliore in questo momento. Il presidente della Repubblica ci tutelerà con la formazione di un Governo che abbia il compito di approvare la legge di bilancio e di affrontare la riforma della legge elettorale - aveva detto il nostro primo cittadino - L'obiettivo soprattutto di portare in porto la finanziaria e varare la legge elettorale". 


 

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