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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Primarie PD | Ondata Schlein, è lei la nuova segretaria dem: “Ricostruiremo la fiducia”

La deputata ed ex vice di Bonaccini batte il governatore. A Bologna vola, quasi il 60% di voti

Elly Schlein batte Stefano Bonaccini e diventa la nuova segretaria del Partito Democratico. La deputata diventa quindi l’ottavo segretario del PD dall’anno della sua fondazione, il 2007, e prima donna a ricoprire il ruolo.

A complimentarsi per  la vittoria, a scrutini ancora in corso ma ormai con un risultato certo ( gli ultimi dati disponibili, con l'80% dei voti scrutinati, Schlein si è attestata al 53,8% delle preferenze e Bonaccini al 46,2%),  è il Governatore dell'Emilia Romagna che augura alla sua ex numero due in Regione buon lavoro per la guida del popolo dem. Poche parole, di circostanza, incassando il colpo.

Risultati Primarie PD: ribaltone ai gazebo, ondata Schlein

Un risultato quello di Schlein certamente non scontato. La sua cavalcata ai gazebo ha sparigliato il voto dei circoli, che davano in testa Bonaccini, portando al ribaltone. Un segnale chiaro quello che arriva dalle urne oggi. Il popolo del 'partitone' chiede un taglio netto con il passato, così si rimette nelle mani di una giovane donna, che rappresenta una ventata di aria nuova. Quella di cui probabilmente si sentiva il bisogno.

Anche Schlein prima del risultato finale si è concessa alle telecamere. Una breve dichiarazione, emozionata: “Vi sono immensamente grata, insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione” ha detto rivolgendosi a chi l’ha supportata.

“Il popolo dem è vivo, c’è e vuole rialzarsi. È un mandato chiaro il mio. Saremo un bel problema per il Governo - ha subito messo le cose in chiaro la segretaria in pectore - iniziando dal contrasto alla precarietà, alla disuguaglianza, fino all’attenzione all’emergenza climatica”. Snocciolando i punti prioritaria della nuova era dem poi Schlein ha aggiunto: “Parte da noi il lavoro per ricostruire la fiducia laddove si è spezzata. Abbiamo fatto da ponte tra il dentro e il fuori, ma anche tra le diverse generazioni.” 

E via poi con i ringraziamenti. Partendo proprio dai volontari “che lavorando duramente hanno reso possibile questo straordinario esercizio di democrazia che sono state le primarie. È stata una straordinaria festa di partecipazione, che è la miglior risposta all’astensione che abbiamo visto anche alle ultime elezioni” ha sottolineato prima di continuare con la lista delle persone cui fare arrivare il suo grazie, senza dimenticare Stefano Bonaccini. Ieri il suo numero uno in Regione. Oggi invece le guarda le spalle.

Primarie Pd, il voto a Bologna: Schlein vince con quasi il 60%

Guardando il voto più nel dettaglio, il dato definitivo della Federazione di Bologna assegna la vittoria a  Schlein con il 52,12% ( 21.339 voti) mentre  Bonaccini si ferma al 47,88% (19.602 preferenze). A Bologna città (21.278 voti, 21.112 quelli validi)  ha prevalso Schlein col 59.76% (12.617 voti) contro il 40.24% di Bonaccini (8.495), mentre in provincia Bonaccini avrebbe ottenuto il 56%. Nel collegio di Imola ha vinto invece Bonaccini col 55%.

 "La sinistra oggi riparte da noi, la scelta per Elly è stata netta nella città di Bologna, con oltre 21.000 persone che hanno partecipato al voto". Lo dice e sottolinea il segretario cittadino del Pd di Bologna, Enrico Di Stasi, dopo la vittoria che incorna  Schlein nuova segretaria nazinoale del Pd. "È stato difficile dormire stanotte. Tante le emozioni di queste ultime ore. Ieri il Partito democratico, con una grande prova di partecipazione ha eletto la prima segretaria nazionale donna, Elly Schlein, a cui va un mio abbraccio forte", afferma ancora Di Stasi su Facebook ringraziando "tutte le compagne e i compagni del Partito democratico di Bologna, per aver reso questo congresso un vero momento di confronto e non di scontro". Ora, conclude, "dobbiamo dare riscontro alla fiducia che ieri il nostro popolo ci ha dato, dobbiamo lavorare insieme, uniti per il Pd e per il paese". 

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Chi è Elly Schlein

Elly Schlein nasce a Lugano, in Svizzera, nel 1985. Si appassiona alla politica già da giovane e, nel 2008, partecipa come volontaria a Chicago per la campagna elettorale di Barack Obama. Nel 2011 si laurea all’Università di Bologna in Giurisprudenza e, nello stesso anno, fonda l’associazione studentesca Progrè, una realtà che si occupa di fare informazione e di sensibilizzare sui temi come migrazioni e carcere. Nel 2013, in occasione delle primarie che porteranno Matteo Renzi a diventare il nuovo segretario dem, entra nel Partito Democratico sostenendo la candidatura di Pippo Civati.

Nel 2015, ancora in rotta con la linea dettata dal partito, Schlein lascia il PD per seguire Civati in Possibile. Dopo gli anni da europarlamentare, Schlein decide di non ricandidarsi in Europa preferendo invece, nel 2020, l’appoggio a Stefano Bonaccini (che avrebbe poi vinto nuovamente le elezioni dopo la prima vittoria nel 2014) nella corsa alla presidenza della Regione Emilia-Romagna con la sua lista “Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista”. Viene eletta con 22.098 voti personali, facendo registrare il record di preferenze verso un candidato in tutta la storia delle elezioni emiliano-romagnole. L’11 febbraio viene nominata vicepresidente della Regione Emilia-Romagna.

Alle politiche del 2022 viene candidata ed eletta alla Camera come indipendente tra le liste del PD nel collegio plurinominale Emilia-Romagna 02. È il preludio del suo ritorno nel Partito Democratico: dopo le dimissioni annunciate da Letta, il 4 dicembre del 2022 Schlein si candida alla segreteria del partito, annunciando anche il suo ritorno all’interno di esso dopo sette anni di assenza. Il 4 dicembre 2022, dal Monk di Roma, lancia la sua candidatura alla segreteria del PD.

Da Campogalliano a Roma: la scalata di Bonaccini al PD

Il discorso per annunciare la sua candidatura Bonaccini l'aveva tenuto dal palco del circolo PD di Campogalliano, il paese dove Bonaccini è nato, cresciuto e dove tuttora abita: “Ho deciso di candidarmi alla segreteria del Partito Democratico. È il momento di esserci, di impegnarsi, di partecipare. E di farlo insieme. Per il PD e per il Paese" aveva detto il presidente dell’Emilia-Romagna.

La sua storia politica è, lunga, più che trentennale, e inizia proprio da Campogalliano: sul finire degli anni Ottanta Bonaccini entra a far parte di alcuni movimenti pacifisti e nel 1990 viene nominato assessore alle Politiche giovanili, alla Cultura e allo Sport nel proprio comune. Diventa poi segretario provinciale della Sinistra giovanile e nel 1995 diventa segretario provinciale del PDS. Dal 1996 al 2006 lavora come assessore al Comune di Modena e nel 2007 entra nel Partito Democratico. 

Nel 2014 partecipa alle primarie in vista delle elezioni regionali: con lui si candida Matteo Richetti, oggi deputato eletto nelle liste di Azione, e la cosa fu mal digerita dal resto del partito che desiderava, invece, una nomina unica. Inoltre, i due erano entrambi iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di peculato per un’inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari. La procura di Bologna arriva all’archiviazione e Bonaccini vince prima le primarie e poi le elezioni regionali. Tutt’oggi Bonaccini è Governatore dell’Emilia-Romagna, essendo stato rieletto nel 2020.Il PD al voto

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