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Striscioni in sala consigliare "No all'aumento biglietto del bus": seduta sospesa

Oggi seconda difficile seduta sui fondi pubblici alle scuole paritarie, dopo il referendum di maggio, ma in sala consigliare si protesta anche contro il caro-bus

Un ordine del giorno che isi preannunciava difficile e dibattuto quello di oggi in Consiglio comunale e che prevede la discussione, iniziata in realtà lunedì scorso, e quindi il voto per il mantenimento dell'attuale sistema di erogazione delle risorse comunali alla scuole paritarie convenzionate.  

A due mesi dal referendum che ha visto prevalere l'opzione che abolisce il finanziamento alle scuole cosiddette private, si sono susseguiti gli interventi dei consiglieri che hanno spesso commentato, di nuovo, l'esito referendario e l'astensionismo.

Come era prevedibile, numeroso il pubblico ad ascoltare il Consiglio e che spesso è intervenuto con applausi o espressione di dissenso, tanto che la presidente Simona Lembi, nel ricordare le regole, ha più volte minacciato di interrompere la seduta.

Alle 16.45 circa però sono stati esposti due striscioni "Bologna l'inqua" e contro l'aumento tariffario deciso da Tper, anche questo argomento all'ordine del giorno e che prende il via forse anche dalle dichiarazioni dell'assessore ai Trasporti Andrea Colombo rilasciate qualche ora fa: "No all'aumento del biglietto". 

Il consiglio riprende dopo quasiun'ora: alcune delegazioni stanno tenendo un incontro con i manifestanti.

DICHIARAZIONE DI ANDREA COLOMBO. "Ci  dispiace  per la pregiudiziale posta dalle organizzazioni sindacali al percorso di confronto che l'amministrazione ha aperto per ridurre al minimo possibile  sui  cittadini  l'impatto della manovra tariffaria del trasporto pubblico locale a Bologna. Nello  stesso  tempo,  confermiamo  la piena disponibilità del Comune, fino all'ultimo minuto utile prima dell'approvazione, per un confronto di merito
su  possibili miglioramenti della manovra
, che permettano di rafforzare gli elementi di calmieramento ed equità contenuti nella proposta della Giunta.
Un rinvio al 2014, invece, potrebbe avere come effetto un ulteriore aumento dei  prezzi  di biglietti e abbonamenti del bus, per il mancato adeguamento nelle  scadenze  previste  dal  contratto  di  servizio  e  considerando le difficoltà  che  si prospettano per il bilancio comunale dell'anno prossimo alla luce della situazione nazionale".

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