Przemysl: Salvini contestato anche da due fotografi emiliani
Ad esprimere il dissenso al parlamentare leghista sono arrivati anche alcuni italiani
Il leader del Carroccio non ha avuto l'accoglienza sperata dal sindaco Przemysl, cittadina polacca a una decina di chilometri dal confine con l'Ucraina, anzi. Al suo arrivo Matteo Salvini è stato contestato dal primo cittadino, Wojciech Bakun, che ha sì ringraziato l'Italia, ma poi ha mostrato la maglietta con il volto di Putin dicendo senza mezze misure: "Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo".
Come riferisce IlPiacenza, ad esprimere il dissenso al parlamentare leghista sono arrivati anche alcuni italiani, tra i quali due fotografi emiliani di Piacenza, Marco Salami e Sergio Ferri, sul posto per portare aiuti, e che sono stati ripresi mentre contestano apertamente Salvini.
"Qualche italiano preferisce la guerra, mi spiace per lui. Io sono qua per la pace e condanno la guerra, condanno le bombe - ha detto Salvini ai cronisti presenti che gli chiedevano una condanna nei confronti di Putin - Certo, ovvio. Condanniamo la guerra, chiunque condanna la guerra e l'aggressione tranne qualche italiano che è qua a parlare di guerra" e poi ha lasciato la conferenza stampa.
Bakun ha parlato con la stampa, spiegando le motivazioni del suo gesto: "Stamattina ho scoperto che il signor Salvini avrebbe visitato Przemysl. L'ho ritenuto un gesto molto insolente da parte sua, così ho deciso di regalargli la maglietta con l'immagine del suo amico Putin, invitandolo a visitare un centro profughi in cui ci sono migliaia di vittime di questa guerra".