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Riorganizzazione circoscrizioni: sei i maxi-quartieri. Parola ai Presidenti

Il progetto "Ambiti Territoriali", che accorperà le amministrazioni delle 9 circoscrizioni creando 6 maxi-quartieri, sta per partire: verso la Città Metropolitana. Ecco cosa ne pensaso alcuni dei major players coinvolti

Bologna presto Città Metropolitana: si è cominciato a parlare di “fusione” di quartieri, che da 9 diventeranno 6. Un approfondimento sull’obiettivo degli "ambiti territoriali", con alcuni dei presidenti coinvolti che ne commentano le “buone” conseguenze. La riorganizzazione prevede la riduzione dei direttori di quartiere con una maggiore efficienza e un notevole risparmio nelle risorse.

Già l’Assessore ai Quartieri Riccardo Malagoli aveva spiegato che l’obiettivo della riorganizzazione dei quartieri è "un percorso che va verso i municipi, ovvero uno dei principi della Città Metropolitana di cui abbiamo parlato in campagna elettorale”. Tale progetto include la creazione di un tavolo permanente che coinvolga tutti i presidenti di quartiere coordinato la Malagoli e dal sindaco.

Bologna Today ha raccolto alcune dichiarazioni da parte dei Presidenti di quartiere, primi fra tutti Roberto Fattori per Saragozza ed Elena Leti per il Porto, uno degli esempi di “accoppiamento” di circoscrizioni.

Roberto Fattori , Presidente Quartiere Saragozza: “La fase di riforma delle circoscrizioni che si sta avviando riguarda un accorpamento di tipo amministrativo, mentre per quello politico bisognerà aspettare le prossime elezioni. Sottolineo il valore di queste sperimentazioni che sta nella logica di andare nella direzione della città metropolitana a normativa vigente, senza aspettare quella nazionale. In sostanza, con questi accorpamenti, un solo direttore si occuperà di due quartieri tenendo in considerazione la loro identità e le aree coinvolte saranno scuola, servizi sociali, vigili urbani, cultura e sport. L’operazione di accorpamento è il concretizzarsi di quello che è stato presentato in campagna elettorale.

Elena Leti, Presidente Quartiere Porto: “Sono favorevole a questa trasformazione per razionalizzare i servizi, è una buona occasione per riorganizzare la macchina e renderla più efficiente, ma anche per rimotivare chi ci lavora a trovare migliore funzionalità verso i cittadini. Per quanto riguarda i quartieri Porto e Saragozza, se questa è la strada, credo che i due territori abbiano parti in comune e possano condividere i servizi, ma il tutto va organizzato con cognizione di causa”.

Daniele Ara, Presidente Quartiere Navile. Anche se il suo quartiere non verrà direttamente coinvolto dalla riforma il presidente del Navile Daniele Ara commenta il progetto di accorpamento delle circoscrizioni: “I quartieri resteranno 9, ma per ridurre i costi e ottimizzare le risorse a disposizione alcune aree verranno accorpate. Si tratta dei Vigili Urbani, dei Servizi Sociali e della Scuola. Già fuse le direzioni di San Vitale con San Donato, Porto con Saragozza, quartiere Borgo con quartiere Reno”.
 

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