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Quirinale, si fa il nome di Prodi, Donini: "Oggi è un giorno nuovo"

Dopo il flop di ieri oggi si torna a votare per il nuovo presidente della Repubblica. Donini: "Chiediamo un Presidente che sia autorevole e condiviso innanzitutto da parte delle forze politiche del centrosinistra"

La proposta che Pierluigi Bersani ha avanzato ai grandi elettori del Pd questa mattina è quella di Romano Prodi votata all'UNANIMITA'. "Oggi è un giorno nuovo", il messaggio che il segretario del Pd di Bologna, Raffaele Donini, ha postato su Facebook. Appena 24 ore fa Donini aveva criticato sul social network la scelta di Marini. "Vi prego FERMATEVI. La nostra gente - spiegava - non capisce. Come può essere considerata condivisa una candidatura che spacca il Pd e sbriciola il centro sinistra, con l'unico pregio di accontentare Berlusconi? Alla prima votazione potrebbe non passare. Non si continui oltre. Marini faccia un passo indietro".

LA RICHIESTA DI DONINI: IERI IL GRANDE NO A MARINI. Dopo la giornataccia di ieri, che ha visto il flop di Marini, Bersani in queste ore si è raccolto dunque con i suoi elettori per tirare fuori il nome di un altro candidato. "Chiediamo un Presidente della Repubblica che sia autorevole e condiviso innanzitutto da parte delle forze politiche del centrosinistra e che possa riconciliare la politica con i cittadini così come è stato con le elezioni dei Presidenti di Camera e Senato". E' l'appello lanciato ai vertici del proprio partito da Raffaele Donini, segretario del Pd di Bologna che già nella mattinata di ieri, prima del voto, aveva invocato con forza una pausa di riflessione.

NIENTE NOMI, MA FIDUCIA NEL VOTO DI OGGI. "Nomi non ne faccio, ma sono certo che domani prevarrà la saggezza e la generosità politica senza inutili e reiterate forzature, anche per effetto dell'iniziativa politica che, con sofferenza e determinazione, abbiamo assunto a Bologna ed in Emilia-Romagna, in rapporto con i parlamentari eletti nel territorio, di richiamo ed ammonimento al gruppo dirigente nazionale del Partito al quale continuiamo a garantire lealtà e sostegno", conclude Donini.

IL SINDACO DI CASTEL MAGGIORE. Marco Monesi affida il suo messaggio per il suo segretario a Facebook: "Caro Pierluigi, ti ho sostenuto alle primarie, anche alle secondarie, ti ho difeso nonostante una pessima campagna elettorale, ho fatto squadra (per quel che possa contare la mia persona) nella fase successiva con un crescendo di dubbi ma questa candidatura è stata davvero troppo!
Spero che la scheda bianca rappresenti una pausa di riflessione e dopo riusciamo a rinsavire indicando una candidatura di cambiamento".

LEPORE: "O RODOTA' O PRODI". "Spero che molti grandi elettori PD votino Rodota' o Prodi. Sostenere Marini può avere un solo scopo, governare tenendo aperto il parlamento aperto per 5 anni grazie al sostegno del Pdl. Ma non è per questo che abbiamo fondato e sostenuto il PD. Sostenere Marini per andare a votare tra un anno sarebbe ancora peggio, significherebbe consegnare il paese a Berlusconi. I voti del PD sono fondamentali per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, per cui chi ha proposto Marini si faccia da parte e il PD prosegua identificando un nuovo nome che dia senso alla nostra storia. Siamo cittadini che vogliono cambiare questo paese, non lasciarlo marcire".

E C'E' CHI BRUCIA LE TESSERE DEL PD. "Più che criticare coloro che bruciano le tessere del PD - scrive in una nota Davide Di Noi, coordinamento PD di Bologna - dovremmo cercare di capire perché alcuni nostri iscritti sono arrivati a un gesto tale. Sono scene che fanno male, ma evidentemente abbiamo sbagliato del tutto la linea. Ora ascoltate il vostro popolo, il Presidente della Repubblica deve essere il Presidente di tutti, l'accordo sul governo viene dopo e se non ci sarà, torneremo al voto.

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