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Referendum, risultati Bologna: vince il sì, ma non tutti i quartieri sono d'accordo

Ampia maggioranza per i Sì nella provincia felsinea (e nel resto della regione), ma Bologna si rivela una sacca di resistenza per chi non ha approvato il quesito. E in due quartieri il fronte del No ha la meglio

Si sono chiuse le elezioni per il referendum del taglio ai parlamentari. Alle 15 di oggi i seggi bolognesi hanno dato il loro responso. Con una affluenza definitiva in provincia di Bologna del 57,29%, il fronte del Sì si aggiudica la vittoria con oltre il 60% delle schede a favore (65.48% Sì vs 34.52 No) , a scrutinio terminato. Un dato leggermente indietro con quello nazionali (Italia 69.55% per il Sì) e regionale (69.54% Sì in Emilia Romagna)

Il comune di Bologna frena rispetto alla media della sua provincia: registra 'solo' il 57.29% di Sì, vs il 42.71% No, per un'affluenza alle urne pari al 54,28%. E in due quartieri all'ombra delle Due Torri il fronte dei contrari ha la meglio. 

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(Grafico in alto Sì - No Comune Bologna)

Referendum, a Bologna vince il sì ma non ovunque: risultati quartiere per quartiere

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Se in tutti i quartieri vince il sì in modo netto, in controtendenza si rilevano il Porto-Saragozza - dove il No è in lievissimo vantaggio (14652 voti vs i 14436 Sì) - e, soprattutto, il Santo Stefano dove le preferenze sono più nette  a fovore del fronte contrario (14196 No vd 12173 Sì).

Referendum taglio parlamentari: i risultati quartiere per quartiere

Referendum, vince il sì. Bonaccini:  "Si apre stagione di riforme"

"La netta affermazione del SI ci consegna la possibilità di aprire una stagione di riforme che vada oltre la semplice riduzione del numero dei parlamentari". Così la reazione del Presidente della regione Stefano Bonaccini, che si era schierato per il sì e che ha raggiunto la sede dem di Firenze per festeggiare il neo-eletto Giani: "Questo il modo migliore per rispondere a chi ha manifestato legittime preoccupazioni rispetto al quesito referendario" e riguardo alle regionali "mi dispiace per le Marche, perchè so quanto Mangialardi si è speso, ma per il PD è una bella giornata". “

Referendum, affluenza definitiva province Emilia Romagna:

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Referendum, affluenza prima giornata di voto: Bologna sopra la media nazionale

Alle 23 di ieri, 20 settembre, si sono chiuse le urne, con un'affluenza finale per la provincia di Bologna pario al 43,55 per cento. A Bologna città sono andati ai  seggi il 40,95 per cento degli aventi diritto. Il dato regionale è di 41,40, rispetto a quello nazionale del 40,17.

L'affluenza in provincia e nel comune capoluogo non sembra avere sfondato, anche se i dati sono tutti più o meno superiori alla media nazionale. Discorso a parte per Imola, che deve eleggere il nuovo sindaco e dove l'affluenza ieri sera ha registrato un dato leggermente superiore: Alle 23 l'affluenza finale della domenica di voto è del 52,63 per cento.

Alle 19, il dato sulla provincia di Bologna per l'affluenza sul referendum del taglio dei parlamentari è del 34,68 per cento. La cifra su Bologna città è di 32,72, in ritardo rispetto alla rilevazione. Un dato, quello provinciale, comunque più alto della media nazionale (30,02) e della affluenza a livello regionale (32,99).

E' del 14,65% l'affluenza alle 12 nella provincia di Bologna ai seggi per il referendum sul taglio dei parlamentari, un dato lievemente superiore al 12,24 nazionale. Leggermente sottotono l'affluenza a Bolgona città, con il 13,60% degli aventi diritto alle urne.

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Referendum: due giorni di voto 

Urne aperte da ieri mattina per il referendum sul taglio dei parlamentari. Aperti dalle 8:15 di  domenica 20 settembre i 437 seggi sul territorio comunale. Gli aventi diritto di questa tornata sono 287.938 residenti. I seggi sono aperti  dalle 7 alle 23 di domenica 20 settembre e lunedì 21 settembre dalle 7 alle 15. Nel bolognese, oltre al referendum, i cittadini residenti nel comune di Imola  sonos tati chiamati a eleggere il nuovo sindaco, dopo quasi un anno di commissariamento. Buoni risultati anche qui per l'affluenza.

Un quesito, quello referendario, che chiede di esprimersi sulla riduzione del numero di deputati e senatori, dopo l'approvazione delle camere di una legge costituzionale, ma che una successiva richiesta di referendum da parte di 71 senatori ha poi portato alla consultazione di oggi. E' un referendum confermativo, quindi non c'è quorum.

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Referendum costituzionale: il quesito e il taglio dei parlamentari

Approvate il testo della Legge Costituzionale concernente “Modifiche degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 240 del 12 ottobre 2019?”“

Alla Camera si passerebbe da 630 a 400 e al Senato da 315 a 200, ossia un parlamentare ogni 151mila abitanti, contro gli attuali 96mila. In caso di vittoria del sì, calerebbero anche gli eletti all'estero, da 12 a 8 e i senatori da 6 a 4. La riforma prevede anche il numero massimo di 5 dei senatori a vita nominati dai presidenti della Repubblica.

Referendum, le ragioni del Sì e del No: parola agli elettori | VIDEO

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