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Martedì, 16 Aprile 2024
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Festa Unità, questa sera il 'match' Renzi-Smuraglia: attese duemila persone

Il premier non terrà un suo intervento, ma si limiterà a rispondere alle domande di Gad Lerner. Evento 'affollato', tanto che si è deciso di tenerlo al PalaNord

Grande fermento in casa dem per l'atteso dibattito tra il premier e segretario PD Mattero Renzi e il presidente Anpi Carlo Smuraglia, che risponderanno alle domande del giornalista Gad Lerner alla Festa dell'Unità. 

A Parco Nord alle 21.30 sono attese oltre mille persone, c'è chi parla di duemila, e anche lo spiegamento delle forze dell'ordine non sarà da meno, tanto 

Si sono registrate tutte le testate giornalistiche per ascoltare "Le ragioni del sì e del no" alle riforme costituzionali che saranno oggetto del referendum per il quale non è ancora però stata fissata una data. 

Da quanto si apprende, il premier, in arrivo dalla Festa di Modena, non terrà un suo intervento, ma si limiterà a rispondere alle domande. Tuttavia questa mattina ha già dato qualche anticipazione: "Ci sono partigiani che votano No, ci sono partigiani che votano Sì. E grazie ai partigiani c'è la democrazia di vedere chi ha un voto in più - e fa sapere che ringrazierà i partigiani - per quello che hanno fatto 70 anni fa, però io vorrei tenere viva la storia del passato ma scrivere la storia dei prossimi anni". 

L'evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito del Partito Democratico di Bologna.

RIFORME COSTITUZIONALI. Si tratta del terzo referendum costituzionale nella storia della Repubblica. Il referendum verte sul ddl Boschi, approvato il 12 aprile. Non è previsto il quorum. 

Riforma del Senato. Riduzione dei poteri del Senato e modifica nell'elezione dei senatori che non potranno dare la fiducia al governo. Passerà da 315 a 100 membri, i senatori non saranno più eletti direttamente, ma saranno scelti dalle assemblee regionali tra i consiglieri e i sindaci. Sarà composto da 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e cinque senatori nominati dal presidente della Repubblica che resteranno in carica per sette anni.

Il nuovo Senato potrà approvare, abrogare o modificare solo riforme costituzionali, disposizioni sulla tutela delle minoranze linguistiche, referendum, enti locali e politiche europee, potrà presentare emendamenti, ma la Camera dei Deputati non sarà obbligata ad accettarli. Parteciperà all’elezione di due giudici costituzionali, del presidente della Repubblica e dei membri laici del Consiglio superiore della magistratura.

Titolo V. Riduzione dell’autonomia degli enti locali, ovvero modifica del Titolo V della Costituzione. Molte competenze saranno in capo allo Stato, mentre le competenze concorrenti (cioè condivise tra Stato e regioni) scompariranno. La competenza Alle regioni rimarrà la sanità, ma la riforma prevede l'intervento dello stato anche in questioni esclusivamente regionali. Abolizione definitiva delle province. 

Elezioni del presidente della Repubblica. Il presidente della Repubblica sarà eletto dalle due camere, senza più la partecipazione dei delegati regionali. Sarà necessaria la maggioranza dei due terzi fino al quarto scrutinio, poi basteranno i tre quinti. Al nono scrutinio basterà la maggioranza assoluta (attualmente è necessario ottenere i due terzi dei voti fino al terzo scrutinio; dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta). 

Abolizione del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro - CNEL. Previsto nella Costituzione, è un “organo consultivo”, con la facoltà di promuovere disegni di legge. È composto da 64 consiglieri, in parte nominati dal presidente della Repubblica e dal presidente del Consiglio in parte dalle categorie produttive e dai rappresentanti di associazioni e volontariato.

Possibilità di introdurre referendum propositivi, mentre attualmente i referendum possono solo confermare o abrogare leggi.

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