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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Fiera / Viale Aldo Moro

Bonus ai dirigenti in Regione, Lega grida allo scandalo. Replica: 'Costi sotto controllo'

E' l'assessore regionale Emma Petitti a rispondere alle accuse di Alan Fabbri: " “Noi siamo quelli che hanno ridotto del 10% le retribuzioni di risultato dei direttori"

Dopo l'attacco di ieri da parte della Lega Nord e di Alan Fabbri, sulle restribuzioni arrivano le repliche dalla Regione. “Noi siamo quelli che hanno ridotto del 10% le retribuzioni di risultato dei direttori, che abbiamo inciso in modo consistente sulla riduzione dei costi delle strutture a servizio della Presidenza e degli Assessorati, per cui non accettiamo l’accusa di non condurre una decisa azione di risparmio. Lo abbiamo fatto, lo stiamo facendo e i dati lo dimostrano. E, aggiungo, Fabbri dovrebbe sapere che la retribuzione di risultato dei dirigenti non è un optional, ma è prevista dai contratti nazionali di lavoro”. Emma Petitti, assessore regionale all’Organizzazione, interviene sulla polemica lanciata dalla Lega Nord sul tema della retribuzione dei Direttori generali.

QUESTA LA POLEMICA DELLA LEGA NORD. "La notizia dei maxipremi a pioggia a tutti i dirigenti della Regione è uno scandalo che grida vendetta al cospetto dei tanti emiliano romagnoli che hanno perso il lavoro e che sono costretti a pagare le tasse per mantenere i privilegi di pochi. L'apparato burocratico ha messo in scacco la politica. Bonaccini si dimostra perfettamente in linea con la triste tradizione Pd di sempre, tutta sprechi e privilegi. E per fortuna che il presidente aveva annunciato un giro di vite: le solite, e odiose, promesse tradite". Così il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri commenta la notizia dei bonus assegnati alla totalità dei dirigenti di viale Aldo Moro. "Premiare tutti allo stesso modo è fare un torto a chi realmente eccelle, è uno schiaffo alla meritocrazia, quella vera. Ma è uno schiaffo innanzitutto ai cittadini, piegati dalla crisi e vessati di tasse. Giova ricordare che nel settore privato privilegi come quelli concessi ai dirigenti pubblici sono e rimangono utopia: il Palazzo non può farsi beffa di questo. Nel mondo reale la crisi brucia e il Pd se ne sta fregando. I soldi dei superpremi vadano ai disoccupati". Fabbri propone di "azzerare i bonus e di istituire un unico premio (con enormi risparmi per le casse pubbliche) al 'dirigente pubblico dell'anno' che si è distinto su tutti. Perché la meritocrazia è una cosa seria e sacrosanta, e non puó essere svenduta in questo modo dall'esponente Pd di turno. E i soldi dei cittadini non sono mancette elettorali da assegnare a valanga senza alcun rispetto e coscienza della crisi e degli effetti devastanti che sta avendo nel mondo reale".

PETITTI: "CI SONO DEI PARAMETRI DI PERFORMANCE. LAVORO DI OGNUNO VALUTATO PER BENE". "Per ogni Direttore – spiega Petitti – sono stati analizzati i parametri di performance, valutando le singole prestazioni in relazione agli obiettivi assegnati .La valutazione del lavoro svolto dai direttori è stata naturalmente individuale, verificata da un Organismo indipendente di valutazione, terzo rispetto alla struttura. Conseguentemente, le retribuzioni di risultato - considerato 30mila euro il massimo – si attesta in un range compreso tra 23.760 e 14.483 euro nel 2013, e tra 22.410 e 15.770 euro nel 2014.

“La riduzione percentuale che abbiamo applicato – spiega ancora Petitti – è ulteriore rispetto agli esiti della valutazione individuale, e ricalca ciò che abbiamo già fatto per i direttori della Sanità. Nel corso di quest’anno potremo ancora apportare modifiche al sistema di valutazione della dirigenza che, voglio ricordarlo, è ancora sperimentale”. Tabelle alla mano, la retribuzione dei direttori della Regione Emilia-Romagna, nel rapporto PIL/popolazione, è – assieme alla Toscana – la più bassa in Italia.

“Abbiamo promosso l’avvio di un importante progetto di riorganizzazione della dirigenza e dell’intero modello organizzativo della Regione aggiunge l’assessore – che vedrà la luce entro quest’anno”. “Vogliamo dare qualità e valore a chi, ogni giorno, è impegnato a garantire il funzionamento di una struttura complessa quale è la Regione – spiegaEmma Petitti – ma vogliamo farlo in un contesto organizzativo moderno e di qualità, nel quale possono essere tenuti sotto controllo i costi”.

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