Rimborsi consiglieri Regione da 70 mila euro, Bugani: “Neanche un centesimo!
La Regione fa i conti con i rimborsi per gli spostamenti dei consiglieri: "Eccessivi" secondo alcuni, anche se legittimi. Il grillino Bugani mette in chiaro: "Doveroso dire come mi sono comportato"
Rimborsi chilometrici che superano i 3 mila euro al mese: succede anche questo in Regione Emilia Romagna e la cosa indispettisce non poco i cittadini, ai quali vengono chiesti sacrifici, ma di buoni esempi da parte dei loro rappresentanti non se ne vedono. Fra i consiglieri comunali Massimo Bugani è il primo a chiarire la sua posizione su un domicilio temporaneo fuori Bologna: “Non ho chiesto un centesimo nonostante mi spettassero i rimborsi”.
“Non voglio applausi e non voglio farmi bello, ma ritengo doveroso far sapere alle persone che mi seguono come mi sono comportato io in tema di rimborsi chilometrici. I miei genitori possiedono una casa a Madonna dei Fornelli (S.Benedetto Val di Sambro), dista 47 km da Bologna. Ho domiciliato là per 6 mesi dopo essere stato eletto consigliere nel comune di Bologna ma NON ho preso la residenza lassù per avere diritto ai rimborsi chilometrici che mi sarebbero spettati e non ho chiesto un centesimo al comune di Bologna. Calcolando il gasolio e il costo dell'autostrada pagavo circa 250/300 euro al mese per i miei spostamenti quotidiani. I gettoni in comune mi garantiscono un'entrata di circa 1400 € al mese. Me ne rimanevano circa 1.100 € per la mia vita e credo che non mi potessi comunque lamentare. Da novembre 2011 sono finalmente rientrato in città ma le mie scelte non sono costate un centesimo ai bolognesi”.
E’ partita dalla Regione Emilia Romagna la caccia ai “rimborsi chilometrici” eccessivi: come riporta il quotidiano Il Resto del Carlino, sono stati quasi 70 mila euro quelli del solo mese di marzo per i 42 consiglieri (su un totale di 50) che vivono fuori città e che ogni giorno si recano al lavoro. Forse sono un po’ troppi, anche se come viene specificato “il sistema è legale”.
