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Prodi: "Sta cambiando il mondo, non escludo che riporti a un discorso di centro-sinistra"

L'intervento del professore al programma 'dimartedì'. Con la pandemia e il nuovo presidente USA: "Siamo di fronte a un cambiamento del mondo che non prevedevo"

"La situazione non è certo bella, abbiamo avuto mesi tragici e perdite del lavoro, ma negli ultimi tempi si sono spostate tutte le previsioni, anche quella italiana - quindi - siamo in una situazione di passaggio, dovrebbe cominciare la ripresa". Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi ospite al programma di La7, 'dimartedì' insieme a Pierluigi Bersani e al direttore di 'Libero', Alessandro Sallusti: "Sia chiaro, se non ci saranno problemi sanitari, perchè fino a ora il su e giù dell'economia è stato guidato dagli alti e bassi della pandemia". 

Per il "professore" è necessario "riorganizzare le strutture produttive e non far fare semplicemente un balzo in avanti ai consumi, abbiamo dei potenziali ma anche grandissimi problemi. Non abbiamo ancora ricevuto i soldi europei, perchè i nostri piani devono essere accettati da Bruxelles - e avverte - stiamo attenti perchè i debiti vanno pagati". 

Con la pandemia e il nuovo presidente degli Stati Uniti: "Siamo di fronte a uno strano cambiamento del mondo che non prevedevo - continua Prodi - la politica interna americana è cambiata in un modo così radicale che sta cambiando il mondo, e non escludo affatto che questo riporti nella testa della gente un discorso di centro-sinistra, un nuovo equilibrio tra stato e privato, dopo 40 anni di liberismo assoluto. La gente ha un desiderio matto di ricomporre questa Italia frammentata, ma non so se ci sia qualcuno che lo faccia. Abbiamo salari che sono il 40% più bassi di quelli tedeschi, con tutte le liti interne, le imprese non vengono a investire in Italia". 

"Quando ho cominciato mi ridevano tutti dietro, quello è matto, c'era un'idea sotto - continua Prodi - perchè ho tirato fuori Biden? Perchè il mondo lo sta ricercando di nuovo, le ingiustizie e la paura sono diventate troppo grosse, se ricomponiamo un minimo di solidarietà, la gente cambia subito". 

"Io i problemi della giustizia - con Berlusconi - non li ho mai tirati fuori in campagna elettorale. 

Letta è "l'eredità" per i 18enni

"Forse la parola tasse che non andava pronunciata?" Ha chiesto il conduttore Giovanni Floris. "Si mette a fare il linguista adesso? - scherza il professore - ho letto il libro di Letta, la faccenda dell'eredità è una piccola riflessione in un ambito più ampio, è stata fatta una bella trappolina per Letta. Biden ha parlato di imposte e nessuno si è messo a ridere". 

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