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Prodi torna a Bologna: "Quanta gente, o ragazzi, non sono mica il presidente della Repubblica"

Il Professore sorridente al suo rientro al Marconi, ma con poca voglia di rilasciare dichiarazioni: "Vi ringrazio dell'accoglienza, mi fa piacere, mi ricorda i vecchi tempi"

Il giorno dopo il suo rientro dal Mali, il Professore è andato a Messa con la moglie, il figlio e i nipoti, poi una sosta per un aperitivo prima del pranzo a casa. Durante la sua breve passeggiata in centro si è fermato a salutare e a stringere la mano di molte persone che gli hanno manifestato il loro rammarico per la sua mancata elezione alla presidenza della Repubblica e ciò che ne è conseguito. Incalzato dai cronisti il professore ha preferito non commentare le vicende che lo hanno visto protagonista: "Credo che la cosa migliore sia che io esca in punta di piedi, ora si apre un' altra fase".

Sorridente come sempre, ma con poca voglia di rilasciare dichiarazioni al suo rientro dal Mali ieri: "Quanta gente, o ragazzi, non sono mica il presidente della Repubblica..." che invece è di nuovo Giorgio Napolitano, in una tornata elettorale in cui la politica italiana ha mostrato tutta la sua debolezza.

"Vi ringrazio dell'accoglienza, mi fa piacere, mi ricorda i vecchi tempi", ha detto a chi lo aspettava, come tante volte è successo quando era presidente del Consiglio. "Gli faccio veramente i miei migliori auguri", così Romano Prodi, che precisa che con il Capo dello Stato non c'é stata alcuna telefonata. Nessuna delusione, sottolinea il professore "Massima serenità, non ho fatto nessuna riflessione, encefalogramma piatto" ha risposto ai giornalisti e a chi gli chiedeva se si sentisse tradito. "Deluso nient'affatto".

"Adesso spuntano le foto delle schede votate con il nome di Romano Prodi. Ma la foto che gira è una sola, sempre la stessa, passata di cellulare in cellulare. Chi la presenta come prova della sua lealtà presenta il tangibile segno del proprio tradimento", aveva scritto su Facebook la portavoce del professore, Sandra Zampa. "Io vi ringrazio dell'affetto, vi saluto e dopo 16 ore di viaggio credo di poter andare a casa".

PD: "PUNTO ZERO". "Il pessimo spettacolo di ieri sul voto mancato a Romano Prodi ha segnato un punto zero nel progetto del Partito Democratico" per Sergio Lo Giudice, parlamentare Pd ed ex capogruppo in Comune a Bologna. "Il Pd, per colpa di alcuni ma per una responsabilità collettiva a cui nessuno può sottrarsi, si è mostrato al paese come un insieme di correnti incapace di fare sintesi per il bene del paese: e questo è inaccettabile".

LA MARCIA SU ROMA DEI 5 STELLE. "E' improprio parlare di marcia su Roma", ha detto il consigliere comunale del M5S Marco Piazza che ha preso parte a Bologna alla protesta con un piccolo gruppo di persone, una trentina, contro la conferma di Giorgio Napolitano al Quirinale. "Non c'é nessuna marcia, ma solo la pulsione spontanea di alcuni cittadini che esprimono lo sdegno per il mantenimento dello status quo. Anche io sono qui in piazza come cittadino. Non vogliamo mettere il cappello su nulla", ha detto il consigliere grillino, che aveva comunque preannunciato pubblicamente la propria presenza. Sparuta la partecipazione al presidio; un paio i tricolori e uno striscione: "Il garante dell'inciucio non è il mio presidente".

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