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"Oche uccise dai cani", ironia sull'intervento in consiglio. Santori: "Sapevo che avrei prestato il fianco"

Ha espresso solidarietà a un consigliere dei Verdi, Davide Daniza Celli, lo stesso che aveva pubblicato su Facebook le foto delle oche morte

Da Osho alla rete, impazza il video dell'intervento di Mattia Santori, tra i fondatori delle "Sardine" e consigliere comunale in quota PD, che lunedì scorso in aula ha espresso solidarietà a un consigliere dei Verdi, Davide Daniza Celli.

Le oche di Celli sono rimaste vittime di un'aggressione da parte di due cani sfuggiti al controllo del padrone. Non l'avesse mai fatto, come si dice. Dal profilo satirico di Osho a chi ritiene che una sede istituzionale debba essere utilizzata per parlare di problemi più seri, il video dell'intervento è diventato virale. Ma il consigliere risponde utilizzando la stessa arma, ossia i social e la rete.  

Santori racconta di aver "scelto di rubare 2 minuti ai lavori del Consiglio per due motivi: esprimere vicinanza a un collega a nome di tutti i colleghi della maggioranza; sollevare il tema della scarsa consapevolezza che si ha sulle razze canine molossoidi, che spesso si traduce in aggressioni di bambini, animali, persone adulte - si legge sul suo profilo Facebook - durante l'intervento mi si è spezzata la voce, perché conosco bene Davide e so quanto sia doloroso per un animalista come lui perdere i propri animali a causa di altri animali".

Lo stesso Celli aveva pubblicato su Facebook le foto delle oche morte: "Riposa in pace vecchia mia, il tuo uovo si schiuse davanti agli occhi incantati miei e di mio padre che era accanto all'incubatrice in quel momento, volevamo tanto sapere se Lorentz avesse ragione in merito all'imprinting.... e mio figlio, piccolino, te lo ricordi?... - ha scritto - per quanti lunghi anni lo abbiamo accompagnato alla Fermata del bus? Che piovesse o nevicasse, ce ne andavamo via tutti e tre insieme in fila indiana, all'inizio non avevi ancora le penne bianche e sembravi un piumino giallo buono solo per spolverare la tv. Spero che mi perdonerai per non essere riuscito ad arrivare in tempo per salvarti. Ce l'ho fatta, per 14 anni, questa volta, no. Ciao per sempre mia inseparabile amica, ci rivediamo di là, e salutami tanto mio padre". 

Il video diventa virale  

"Una sardina che parla di oche è oggettivamente una bella base per fare incetta di like"

Ma Santori dice di esserne consapevole: "Quando ho scelto di intervenire sapevo che avrei prestato il fianco ai miei perseguitatori social. Una sardina che parla di oche è oggettivamente una bella base per fare incetta di like. Infatti oggi vengo perculato dai soliti account di politici, influencer e opinionisti, sia per l'oggetto dell'intervento che per le presunte lacrime. Un film già visto, con migliaia di persone sconosciute che sul web deridono il tuo nome e mettono in dubbio la tua credibilità in cambio di qualche manciata di follower in più. E' una bella sensazione? Vi assicuro di no. Lo rifarei? Assolutamente si. - spiega - Troppe volte mi sono lasciato censurare per la paura di essere criticato da quei tromboni che hanno fatto del cinismo, dell'aggressività e della disinformazione la chiave del proprio successo professionale. Ma se ho deciso di fare politica da dentro è anche per non rinnegare quell'empatia che ti porta a commuoverti pensando alla cura con cui uno dei più grandi animalisti italiani seppellisce la sua amica di 14 anni, sensibilizzando allo stesso tempo su un fenomeno che ogni giorno si traduce in aggressioni di esseri umani e animali. Davide è riuscito con questa foto a condividere un dolore e fare attivismo politico. Io con il mio intervento ho dato voce a questo suo gesto, che considero umanamente commovente e politicamente efficace. Ci sarà sempre una parte della barricata che continuerà a considerare più strategico farsi i selfie con i cagnolini, che alle oche preferirà i #gattiniperSalvini, che non vedrà l'ora di sminuire e ridicolizzare i gesti di rispetto e vicinanza. Ma ci sarà anche un'altra parte della barricata, forse minoritaria, che al cinismo degli sciacalli sceglierà sempre l'empatia delle sardine, la fragilità delle oche. O semplicemente, la commozione degli esseri umani". 

E infine aggiunge: "Questo post verrà invaso da hater (veri) e troll (falsi), a dimostrazione del fatto che la barricata degli sciacalli è ben più pasciuta di quella degli empatici. Scusate se non avrò tempo per moderare o nascondere commenti volgari e aggressivi. A differenza di quel che vi fanno credere, lavoro. E pure parecchio. Un abbraccio e un grazie di cuore a chi ancora mi supporta (e sopporta tutto questo)". 

Santori e il caso delle oche uccise dai cani, Davide Celli: "Presenterò una proposta a Lepore" 

Foto FB Davide Daniza Celli

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