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Embargo Russia, Prodi: “Sanzioni danneggiano anche chi le fa” | VIDEO

“Questo può essere un passo in avanti, ma come dico da tempo la guerra si può risolvere solamente con un accordo tra Stati Uniti e Cina”

“Una risposta unitaria da parte dell’Europa era ovvia, ma come dico da tempo devono essere Stai Uniti e Cina a dettare le regole. Altrimenti questa guerra non finisce. Embargo? Oggi il Parlamento europeo ha fatto questa proposta ma ha aggiunto anche un’espressione come ‘quando sarà possibile’. Sono passi in avanti, ma bisogna tenere presente che le sanzioni colpiscono non solo chi le subisce ma anche chi le fa. Bisogna portarle avanti in modo molto intelligente”. Così Romano Prodi, a margine della presentazione del libro di Ernesto Maria Ruffini “Uguali per la Costituzione: storia di un’utopia incompiuta dal 1948 ad oggi”, a proposito delle sanzioni comminate alla Russia da parte dell’Unione Europea. In particolare, l’ex Premier ha discusso dell’ultima proposta del Parlamento Europeo: quella di un embargo totale per petrolio e gas provenienti da Mosca. 

Prodi e le alternative al gas russo

Solamente tre giorni fa, prima della proposta di embargo da parte dell’Ue, Prodi aveva detto la sua a proposito della possibilità di rinunciare al gas e al petrolio di matrice russa: «Del loro gas abbiamo un gran bisogno, su questo non c’è dubbio. Ma i russi hanno molto bisogno di venderlo – aveva detto ai microfoni di Repubblica – oltre al fatto che se dovessero chiudere il rubinetto, ci vorrebbe molto tempo per riaprirlo. E per loro sarebbe un suicidio».

I dubbi, secondo Prodi, permangono sul tema delle alternative: «I grandi impianti non funzionano con un interruttore. Guardate al nostro Adriatico: di energia se ne potrebbe prendere parecchia, ma ci vorrà un anno e mezzo per riavviare l’estrazione». Infine, l’ex presidente del Consiglio aveva commentato l’ipotesi carbone su cui si sta insistendo in questi giorni: «Solo come stato di necessità, in modo limitato e per un tempo brevissimo. Uno stato di necessità e non una strategia futura. Sarebbe un errore clamoroso, una scelta non prospettica».

Prodi, Ruffini e la Costituzione italiana

Prodi si è poi espresso sul contenuto del libro “Uguali per la Costituzione”: «Il libro mette a confronto gli articoli della costituzione con la situazione di oggi: c’è ancora una bella differenza. Non è un libro astratto: parla di salute, di informazione, di scuola. Ma prima di essere tutti uguali davanti alla costituzione ce ne vuole ancora». L’autore del libro e direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, parla invece di utopia, termine utilizzato anche nel sottotitolo del libro: «Questo è un progetto che in 74 anni di storia repubblicana si sta cercando di portare avanti. Ma è innegabile che sono stati fatti dei passi in avanti dal 1948 ad oggi».

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