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Covid, convegno dei negazionisti in Senato. Sardine: "Salvini e Sgarbi disonorevoli"

Il convegno delle polemiche sul Covid-19 in Italia, organizzato da Armando Siri (Lega) e Vittorio Sgarbi cui hanno preso parte anche Paolo Becchi, Alberto Zangrillo, Sabino Cassese e Andrea Bocelli

Per le Sardine, il leader della Lega Matteo Sardini e il deputato Vittorio Sgarbi sono "disonorevoli", come rendono noto attraverso un'immagine pubblicata sui social.

Il casus belli, la partecipazione di Salvini, il 27 luglio, al convegno 'Covid-19 in Italia: tra informazione, scienza e diritti' organizzato da Armando Siri (Lega) e Vittorio Sgarbi cui hanno preso parte, tra gli altri, Paolo Becchi, Alberto Zangrillo, Sabino Cassese e Andrea Bocelli. Su quest'ultimo sio sono scatenate le polemiche per aver definito "l'allarmismo ingiustificato" e aver detto di essersi "sentito umiliato e offeso" durante il lockdown.

Salvini dal canto suo è entrato senza mascherina nella Sala della Biblioteca del Senato. Gli addetti, a più riprese, hanno invitato tutti i presenti a indossare la mascherina, ma la richiesta è stata accolta quasi esclusivamente dai giornalisti. Per Sgarbi invece, il virus "£In Italia non c'è più". 

Un funzionario si è rivolto esplicitamente al segretario leghista, seduto in prima fila, che però gli ha risposto: "Non ho la mascherina, non me la metto". Subito dopo, un componente dello staff leghista ha portato al segretario una mascherina, che comunque Salvini non ha mai indossato.

Le Sardine, il movimento nato a Bologna a novembre del 2019 proprio in chiave anti-Salvini, hanno postato su Facebook un "racconto" dal titolo "Indossare rispetto: Sono un infermiere, sono un professionista sanitario, lavoro da mesi senza togliermi la mascherina, tutti i giorni, tutto il giorno.

Sono una dottoressa, ho scoperto cosa significa sentirsi inermi, ma presto cura anche quando la speranza è poca.

Sono una moglie, mio marito non c'è più, e non ho potuto salutarlo.

Sono uno studente fuori sede, non ho abbracciato i miei genitori per tre mesi.

Sono un operaio, lavorare con la mascherina mi toglie il respiro, vedere il fatturato dell'azienda che cala mi toglie certezze.

Sono una cassiera e mi sento in pericolo ogni volta che qualcuno sottovaluta le disposizioni sanitarie.

Sono una mestra, mi manca il contatto con gli alunni, ma so che il miglior modo per insegnare il rispetto delle regole è dare il buon esempio.

Sono uno scienziato e ho la responsabilità di dire la verità, anche quando fa male.

Sono il leader della destra, predico il rispetto ma sputo sui morti, sui lavoratori e sulla scienza pur di prendere visibilità.

Sono un critico d'arte, ma fare il provocatore in Parlamento soddisfa tanto il mio ego quanto il mio conto in banca. Grazie a chi mi vota ininterrottamente dal 1994.

Sono un tenore di fama internazionale, ho abbastanza soldi e potere per affermare che le regole sono interpretabili". 

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