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Sciopero 12 dicembre 2011: sindacati divisi. Camusso: 'Stranezza'

Contro la Manovra Cgil sciopererà 'in solitaria' sotto le due Torri. Ma il caso Bologna non è l'unico, in tutta la Regione è tensione tra i sindacati

Bologna non resta caso isolato nella giornata di sciopero indetta per il prossimo 12 dicembre. Pure a Modena, Reggio Emilia e Ferrara è frattura tra i sindacati, che protesteranno contro la manovra in maniera distinta e non unitariamente come avrebbero auspicato i tre Segretari Generali di CGIL, CISL  e UIL - Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti - e come accadrà infatti nella gran parte del resto d'Italia.

 

MOTIVI DELLA SCISSIONE. A pesare sulla mancanza di un accordo unitario i rapporti tesi degli ultimi anni: a Bologna lo scorso primo maggio vide i sindacati in piazze separate e il recente accordo separato 'rovesciato' alla Gd (dove solo la Fiom-Cgil ha firmato) ha inasprito ulteriormente gli animi.

La Cgil ha precisato che le "mobilitazioni separate nei territori" non sono in contrasto con l'accordo siglato da Angeletti, Bonanni e Camusso a Roma e il segretario regionale della Cgil Vincenzo Colla ha di fatto 'benedetto' la mobilitazione a due facce dell'Emilia-Romagna: nelle altre zone della regione, infatti, i presidi e le iniziative si svolgeranno, come nel resto d'Italia, in maniera unitaria. "Mi pare una stranezza..." si è limitata a commentare Susanna Camusso.

A Bologna, dove i rapporti sindacali sono più lisi che altrove, la rottura si è consumata sull'inserimento della Cgil di un accenno alla questione Fiat (nodo Bredamenarinibus) nella piattaforma dello sciopero. Uno sciopero di otto ore indetto, con i volantini sui luoghi di lavoro, prima che i vertici confederali trovassero una mediazione. La Cisl ha fatto sapere che sarebbe stata disponibile ad una manifestazione comune e che avrebbe potuto accettare anche il prolungamento ad otto ore dello sciopero contro la manovra, a patto di stralciare il punto anti-Marchionne per non confonderlo con le ragioni dell' opposizione alla manovra. A Bologna in piazza ci andrà solamente la Cgil con un presidio davanti alla prefettura. "La nostra - ha detto il segretario bolognese Danilo Gruppi - deve essere vista come una scelta che rafforza la protesta unitaria di tre ore annunciata a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil". La Cisl risponderà con un 'Open Day' per spiegare ai lavoratori in sciopero gli effetti della manovra, soprattutto sull'aspetto delle pensioni, poi, nel pomeriggio, incontrerà il prefetto. "A questo punto - ha detto il leader Cisl Alessandro Alberani - credo che si possa dire che a Bologna è la Cgil che non vuole l'unità sindacale. L'inserimento della questione Fiat nella piattaforma è una chiara strumentalizzazione per costringerci a non fare una manifestazione unitaria".

 

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