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Tensione in Comune: Sel resta con la maggioranza, Merola crede a patto fino al 2021

La "verifica", promettono però i vendoliani, continuerà su tutti i settori dell'amministrazione. Merola apre: patto fino al 2021 si può correggere insieme. Verso una nuova intesa?

Dopo lo strappo, il confronto. Il sindaco Virginio Merola ha incontrato a Palazzo d'Accursio gli esponenti di Sel, che ieri si sono sospesi dalla maggioranza in Comune a Bologna chiedendo al sindaco una verifica politica dopo la cacciata dell'assessore Alberto Ronchi e la vicenda di Atlantide. 
Alla fine di due ore di faccia-a-faccia, Sel ha decido, almeno per ora, di non lasciare la maggioranza di Merola, ma la crisi non è rientrata: la "verifica" continuerà su tutti i settori dell'amministrazione. 

Sel sfida Merola"Se resta sul campo l'uscita dalla maggioranza? Resta tutto sul campo. Oggi abbiamo aperto un percorso di verifica. Anzichè farlo solo al nostro interno lo faremo col sindaco e le istituzioni". Parola della coordinatrice bolognese di Sel Egle Beltrami, al termine del vertice di oggi col sindaco. Beltrami però un punto a favore lo segna: "mi sento rassicurata sul fatto che la priorità, che per noi è l'emergenza abitativa, sia ancora condivisa", dice. Ma tutto resta in bilico sia per l'oggi che per il domani ("mai data per scontata l'alleanza" per il 2016). su alcuni punti, ma siamo stati abbastanza unanimi.  

In sintesi Beltrami fa sapere che "L'impegno che ci siamo presi è quello di condividere la nostra verifica di fine mandato con l'istituzione e con i cittadini, per correggere alcune scelte che non abbiamo condiviso, per rafforzare i risultati ottenuti e per cercare di ricomporre le fratture con la città. Aspettiamo ora dal sindaco nei prossimi giorni parole e fatti conseguenti agli esiti dell'incontro odierno".  

Merola cerca patto fino al 2021. Dal canto suo, il sindaco fa sapere di aver proposto “un metodo e degli obiettivi per rinsaldare l'alleanza con SEL.  Si tratta di azzerare una discussione troppo basata su personalismi e posizionamenti  individuali, per ripristinare dei contenuti e dei progetti per il bene comune della nostra città”. E in soldoni "capire cosa correggere e quanto condividere per realizzare un programma per Bologna fino al 2021".

 Il primo cittadino rendiconta: ‘Abbiamo condiviso l'idea che è in gioco l'anima della città, il suo carattere  solidale  e  aperto al futuro e le sua capacità di rappresentare una  idea  forte  di  democrazia  utile  anche  a livello nazionale su temi  essenziali  come  la  difesa  dei diritti sociali e civili, a partire dalla condizione di chi lavora, è disoccupato o è ridotto in povertà".Sui  temi  della  casa, dell'emergenza abitativa, della lotta alla povertà, così  come  sui temi dei diritti civili “abbiamo aperto una nuova fase – spiega Merola - Io e Amelia  Frascaroli,  insieme a Riccardo Malagoli, lavoreremo fino alla fine del  nostro  mandato  per  assicurare  il lavoro amministrativo e portare a termine il tanto che c'è ancora da fare”.Merola si appella poi alla Costituzione: “Noi   dobbiamo  fare  come  richiede: amministrare  con disciplina  e  onore. E pretendere altrettanto da chi vorrà impegnarsi per Bologna come singolo e come gruppo”. 

Infine l’avvertimento secco del primo cittadino: “Chi si autocandida o parte da liste non avrà il mio sostegno. Porte aperte invece a chi al mio fianco dimostrerà in concreto il suo impegno per Bologna".
 

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