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Regione, per l'Assessore alla Sanità Venturi maxi-stipendio da Ausl: è bufera

Da Cgil, passando per il M5S, fino alla Lega, piovono attacchi per la scelta di Venturi di mantenere il suo stipendio Ausl invece di usufruire dall'indennità da assessore (ben più bassa). Dalle richieste di dimissioni, all'accusa di conflitto di interessi

Assessore regionale alla Sanità ma a libro paga di un'azienda sanitaria. Succede con Sergio Venturi, da questo mandato titolare della delega più pesante di viale Aldo Moro nella Giunta Bonaccini. Venturi, come si legge sul sito della Regione, ha infatti rinunciato all'indennità da assessore e "ha optato per il mantenimento del trattamento economico in godimento presso l'ente di appartenenza", l'Ausl di Modena, di cui è dipendente dal 1°ottobre 1994 ed è inquadrato come dirigente medico "ancora in forza”. Una procedura permessa dall'articolo 68 del decreto legislativo 165 del 2001. Che recita così: "I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale, al Parlamento europeo e nei Consigli regionali sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato. Essi possono optare per la conservazione, in luogo dell'indennità parlamentare e dell'analoga indennità corrisposta ai consiglieri regionali, del trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza, che resta a carico della medesima". Peraltro, si legge sempre sul sito della Regione, "l'ammontare del trattamento economico in godimento erogato dall'Ausl di Modena è pari a euro 8.584 euro lordi" al mese, ovvero circa 2.000 euro in più del normale stipendio da assessore. A questa cifra si sommano, anche per Venturi, i 2.148 euro di indennità di funzione (sempre lordi) e altri 2.409 euro di quota fissa come rimborso spese forfettario, "per le spese derivanti dalle attività connesse all'esercizio del mandato elettivo", entrambi erogati dalla Regione.

L'ASSESSORE: IO TECNICO, NO POLITICO.  L'assessore regionale alla Sanità ha poi tenuto a precisare: "Io sono un tecnico, non ho mai fatto carriera politica. Vengo da un altro mondo e sarei stato a due anni dalla pensione. Ho fatto una valutazione anche rispetto a questo". Venturi non vede un conflitto d'interessi nell'essere assessore regionale alla Sanità ma a libro paga di un''azienda sanitaria (come invece additato da più parti poliche). "Francamente lo escluderei- dice- le politiche sanitarie e le nomine nelle aziende sono una decisione di Giunta, l'assessorato fa solo programmazione: è tutta tecnica. E poi anche Lusenti era dipendente di un'azienda sanitaria e, a prescindere da chi gli pagava lo stipendio, non credo si potesse parlare di conflitto d'interessi.

E’ POLEMICA. MOVIMENTO 5 STELLE: 'E' UNO SCHIFO'. La decisione dell’assessore ha sollevato un ‘polverone’. "Se l'obiettivo primario di Sergio Venturi era il mantenimento del proprio stipendio, poteva serenamente continuare la sua professione". Così il M5s si scaglia contro di Venturi. “Scelta non illegale, è vero, non è illegittima, altrettanto vero: fa semplicemente schifo- attaccano la consigliera regionale M5s, Silvia Piccinini, e il capogruppo dei 5 stelle in Comune a Bologna, Massimo Bugani- se sei un medico molto ben retribuito puoi serenamente continuare a fare il tuo lavoro, ma se per cinque anni decidi di metterti al servizio della comunità facendo politica, i soldi che percepisci per le tue capacità e responsabilità di medico sarebbe meglio non prenderli. Si chiama etica. Sappiamo che si tratta di una parola ormai sconosciuta alla politica, ma è nostro dovere ricordare a Venturi che esiste ancora e che ha ancora un valore". Tra l'altro, insistono i grillini, "lo stipendio da assessore non ci pare uno stipendio da fame, anzi. E se l'obiettivo primario di Venturi era il mantenimento del proprio stipendio poteva serenamente continuare la sua professione. Se invece l'assessore ha deciso di dedicarsi al bene comune e di sospendere la propria attività di medico- insistono Bugani e Piccinini- allora per cinque anni va sospeso anche il suo stipendio da medico". Anche perché "davanti a lei, assessore, ci sono cittadini sempre più disperati, in molti casi senza lavoro e in molti casi senza un tetto- avvertono gli esponenti M5s- pensa che sia intelligente continuare a tirare la corda?".

CGIL: SE LA NUOVA GIUNTA DEVE INNOVARE COSÌ CI TROVERÀ CONTRARI. Malumori anche all’interno di Cgil, che lancia il suo stop all'intenzione della Giunta Bonaccini di far entrare con maggior peso i privati in sanità. In una nota, Colla prende di mira appunto l'assessore regionale alla Sanità, che ha invitato a superare "pregiudizi e ideologie" sulla presenza dei privati in sanità, criticando l'atteggiamento tenuto dal sindacato in passato. "È una affermazione interessante- commenta il segretario Cgil- visto che abbiamo una delle migliori sanità pubbliche del paese, in linea con le più avanzate esperienze europee". Quindi, avverte Colla, "se le innovazioni della Giunta regionale appena eletta sono queste, non solo troverà la Cgil contraria, ma rivendichiamo il nostro essere ideologici per difendere la sanità pubblica all'interno di un sistema integrato accreditato, da noi condiviso". Come sindacato, continua il segretario, "siamo sempre disponibili a confrontarci riguardo al miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza del sistema pubblico". Ci sono infatti "gli spazi per intervenire, a partire dalle liste d'attesa- afferma Colla- ma nel rispetto del ruolo dell'universalità del sistema e non di un welfare basato sul censo".

LEGA: BONACCINI DOVEVA PESCARE FUORI DA AZIENDE . – Tra le opposizioni più forte quelle della Lega nord, che è arrivata a  chiedere le dimissioni di  Venturi per il maxistipendio che ha scelto di mantenere. "Non possiamo accettare una vergogna del genere", scrivono in una nota Alan Fabbri, Daniele Marchetti e Stefano Bargi. "Se davvero Bonaccini voleva dare un giro di vite al sistema sanitario regionale introducendo finalmente quella riforma che si attende da troppo tempo, doveva mettere alla guida dell'assessorato una figura esterna. Non un dipendente di una delle Ausl che fanno capo allo stesso sistema che dovrebbe cambiare e che, per di più, continua a percepire il trattamento economico proprio da quella Ausl". I consiglieri regionali della Lega ritengono "assolutamente inaccettabile che Bonaccini prima annunci di volere razionalizzare e ridurre i costi nel settore sanitario e poi non solo permetta a Venturi di mantenere lo stipendio dell'Ausl di Modena perchè più alto, ma di fatto lo giustifichi. E' evidente che siamo di fronte ad un chiaro conflitto d'interesse". Il punto per il Carroccio non è il rispetto delle norme, che consentono la scelta fatta da Venturi. "Tutto previsto dalla normativa, per carità, ma forse poco opportuno. Se Bonaccini voleva cambiare veramente le cose, per l'assessorato alla sanità doveva scegliere una persona esterna a qualsiasi Azienda sanitaria". Per questo, fanno sapere, "presenteremo immediatamente un question time per capire da Bonaccini quale sia la sua posizione in proposito e depositeremo una mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore Venturi perchè non possiamo accettare una vergogna del genere".

GOVERNATORE: “TAGLIEREMO 15 MLN A COSTI POLITICA" La scelta dell'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, è prevista per legge. E non sarà certo questo a mettere in discussione la linea della sobrietà scelta dalla Regione. Così il presidente Stefano Bonaccini, che dunque non ha nulla da ridire sulla decisione di Venturi di rinunciare all'indennità da assessore per tenersi quella da dirigente medico dell'Ausl di Modena. Per quanto riguarda la sobrietà, aggiunge il governatore, "noi taglieremo 15 milioni di euro di costi della politica nei prossimi cinque anni. Quindi ognuno si può fare una ragione se c'è o no sobrietà", afferma Bonaccini.

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