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Siccità, Ara: "Momento drammatico, se non piove nuove politiche sul consumo dell'acqua" | VIDEO

L'assessore, che è anche agronomo, lancia l'allarme sul problema che riguarda agricoltura e cittadini

"Ci sono viticoltori che stanno annaffiando la vite, una cosa che non era mai successa in questa regione". Lo segnala l'assessore all'Agricoltura e alle Reti idriche del Comune di Bologna, nel corso della presentazione di Sana slow wine fair.

Sulla disponibilità di acqua "viviamo un momento drammatico. Già da adesso, ma nei prossimi mesi ancora di più, rischiamo veramente che gli usi civili e gli usi agricoli entrino in competizione", avverte Ara parlando con la 'Dire'. Basti dire che "già sappiamo di aziende agricole che stanno iniziando ad esempio ad annaffiare la vite, cosa che non era mai accaduta a marzo. Per la vite - spiega Ara, agronomo - di solito si fanno irrigazioni di soccorso d'estate, se serve, ma in questo momento per favorire la germogliatura delle gemme che stanno uscendo c'è bisogno di acqua e non ce n'è". Ma la siccità "influisce anche sulla crescita dei cereali e sulle foraggere", aggiunge l'assessore. Dunque "speriamo veramente che piova, ma se questo dato diventa strutturale - sottolinea Ara - occorrerà prevedere politiche molto nuove sul consumo idrico, su dove troviamo l'acqua e come la tratteniamo. E' un tema che riguarda non solo l'agicoltura ma tutti noi e quindi come Comune di Bologna, che ha sia una delega alle acque sia una delega all'agricoltura, ci stiamo ponendo questi interrogativi".

Che arrivi la pioggia "lo speriamo tantissimo, perchè non piove e questo significa un sacco di preoccupazioni e azioni che avranno ripercussioni su tutta questa stagione di raccolto e probabilmente anche sulla prossima", afferma Rita Babini, produttrice dei vini Ancarani di Faenza.

"Le aziende agricole stanno soffrendo tantissimo", dichiara Maria Grazia Mammuccini, presidente di Federbio e titolare di dela società Nuova agricoltura che gestisce in Toscana un'azienda vitivinicola e olivicola: agli effetti della pandemia e della guerra si sta aggiungendo una siccità "veramente tragica", avverte Mammuccini.

Scatta l'allerta incendi

In tutta l'Emilia-Romagna intanto scatta da sabato 26 marzo, e proseguirà almeno fino alla mezzanotte di domenica 3 aprile, lo stato di grave pericolosità per il rischio di incendi boschivi.

Il provvedimento è stato emanato dal Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, Rita Nicolini, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale.

Si tratta di uno stato di grave pericolosità (codice arancione) che segue alla fase di attenzione (codice giallo) dichiarata il 22 febbraio scorso, dovuti alla condizione di "severa" siccità che riguarda tutta l’Emilia-Romagna.

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