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I sindaci dell’Appennino a Bruxelles per ridurre la CO2

L’Unione dell’Appennino bolognese ha partecipato ed è riuscita ad ottenere 40 mila euro, il massimo del finanziamento, perché ha aderito con tutti i membri

Alcuni rappresentanti dei Comuni dell’Unione dell’Appennino bolognese, il 10 e 11 ottobre, a Bruxelles per firmare il “Patto dei sindaci per il 2030”: un protocollo che prevede un ulteriore impegno per la lotta ai cambiamenti climatici sottoscritto da oltre 60 comuni emiliano-romagnoli.

Dopo un primo impegno per mitigare gli effetti antropici sul clima, che ha imposto al 2020 una riduzione di CO2 di almeno il 20% attraverso l’adozione di un PAES - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, i Comuni dell’Unione hanno deciso di aderire al nuovo patto che prevede un’ulteriore impegno di riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 40%.

La scelta è stata supportata dalla Regione Emilia-Romagna attraverso la pubblicazione di un bando per il sostegno economico alla stesura del PAESC – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima.

L’Unione dell’Appennino bolognese ha partecipato ed è riuscita ad ottenere 40 mila euro, il massimo del 
finanziamento possibile, perché ha aderito con tutti i membri, presentando quindi un Piano d’azione d’area vasta.

Oltre al momento istituzionale, il viaggio è stato anche per gli amministratori un’occasione formativa: hanno infatti incontrato funzionari responsabili dell'Ufficio Europeo Patto dei Sindaci, della Commissione Europea nonché
responsabili di programmi e strumenti di finanziamento e sostegno della realizzazione concreta di
progetti sul territorio (The City facility, LIFE, Horrizon 2020, ELENA e Jasper).

L’iniziativa è stata organizzata da AESS – Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile con la presidente Benedetta Brighenti anche nella veste di membro del Comitato Europeo delle Regioni che ha supportato l’evento.

Tra i rappresentati dei comuni dell’Appennino c’erano amministratori di Camugnano, Vergato e Marzabotto, che ha inviato due giovanissimi. Luca Vignoli, consigliere di 20 anni, è stato molto colpito da un dato: "L’Italia deve ancora spendere 14 miliardi di euro di finanziamenti per la lotta ai cambiamenti climatici, sono risorse con cui si potrebbero fare tanti interventi, dall’installazione di illuminazione pubblica a led ai cappotti termici degli edifici".

Mariarita Benassi, di un anno più grande, sottolinea invece che "Nonostante l’obiettivo di riduzione del 40’% sia molto impegnativo e difficile, è stato bello vedere tanti enti locali, anche piccoli come il nostro, prendere un impegno ufficiale e dire 'Io ci sono'".
"L';inquinamento non ha confini: per questo è doveroso fare rete sulle politiche ambientali ed energetiche. Ritengo importanti questi momenti di scambio, che agevolano la coesione e la collaborazione tra enti: gli stessi finanziamenti europei si raggiungono più facilmente se si è uniti", ha commentato Giuseppe Argentieri, primo cittadino di Vergato. 

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