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Civis. Colombo attacca: “Responsabili Agostini e Guazzaloca”

L'assessore Colombo difende la Giunta Merola e l'Atc attuale. Tomassini: "Il Sindaco ne ha raccontate di tutti i colori". Bernardini: "Le penali erano dunque una balla?"

Ad aprire il bollente Question Time di oggi, Daniele Carella e si va dritti al punto, allo stop del Civis, con una battuta sull’assenza del sindaco e di alcuni assessori: “Avete perso l’autobus?”. La domanda non entra nel merito dei pro e dei contro della decisione sul Civis ma chiede, in sintonia con le interpellanze degli altri consiglieri, come e quando è maturata la decisione, appresa dalla stampa, di fermarlo. Seguono poi le domande di Facci, Gattuso, Bernardini, Tommasini e Bugani: “Quali responsabilità si assumerà l’Amministrazione?”

COLOMBO SI DIFENDE ATTACCANDO. “L’Amministrazione Merola sta sciogliendo questo nodo - precisa in conclusione del consiglio – Sono responsabili quelli che scelsero il filobus guida ottica bocciato oggi, al posto di un tram.. Atc era allora guidata da qualcun’altro e chi definiva il Civis opera eccezionale nel 2003 alla fiera Europolis erano Maurizio Agostini e il sindaco Guazzaloca”. Carella: “Invito l’assessore a scegliere uno spazio pubblico per i comizi, non è questo luogo”

DANIELA CARELLA. “Apprendiamo sempre le cose importanti dai giornali.  Quando coinvolgerete il Consiglio Comunale? Vorrei sapere se lo stop riguarda il mezzo Civis in quanto tale o il progetto e quindi la realizzazione della linea? Ritorno al filobus? Ripristinate fermate a destra della carreggiata o no? Intendiamo approfondire le responsabilità personali”.

FACCI CHIEDE I DATI: “Questo annuncio lascia perplessi e muove la curiosità di chi ha sempre contestato il progetto dai banchi. La criticità considera il veicolo e il sistema di guida ottica non corrispondenti all’offerta del costruttore. Ma perché le verifiche vengono fatte a 4 anni di distanza dall’inizio dei cantieri? Non doveva essere fatto prima? Chiedo dei dati: quale il valore economico delle opere realizzate ad oggi? Qual è lo stato dell’arte dei lavori e gli impegni contrattuali e squali iniziative l’Amministrazione intende assumere?

BERNARDINI. Il consigliere del Carroccio esplicita l’intenzione di andare a fondo: “Sul Civis ormai abbiamo detto tutto da anni, solo oggi alcuni ne prendono atto. C’è intenzione di approfondire le opere realizzate via Marconi e via Irnerio? La viabilità e scurezza stradale, la considerazione di quei numerosi episodi di incidenti che riguardano per le banchine non sicure? Quali sono i cantieri che si sono fermati? Vogliamo una stima dei costi!. Bernardini torna poi sulle grandi penali che vincolerebbero il Comune: “E’ una favola quella della grosse penali, a causa delle quali ci dicevate che non era possibile chiudere i cantieri o modificare i percorsi?”

TOMASSINI ATTACCA MEROLA. Lorenzo Tomassini: “Il Sindaco calca lo scenario cittadino da tempo. Ho reperito nell’archivio un volantino del febbraio 2004 del Laboratorio Bologna Pulita con la firma anche del primo cittadino attuale, insieme ai presidenti di Quartiere, quando il progetto era appena stato licenziato dalla Giunta Guazzaloca. Merola era il presidente del Savena. Ma oggi, come ripristineranno la viabilità? Via Marconi tornerà senza insidie? Merola ne già ha raccontate di tutti i colori”.

BUGANI. “Al contrario di quello che ha detto Gattuso (Non resterò qui ad ascoltare l’assessore di turno, è Merola che deve rispondere) voglio sentire la risposta perché mi interessa molto. Ci siamo fermati e mi auguro che sia davvero l’inizio di una svolta, che dia un nome e un volto ai responsabili, perché la città è stata stupidamente ferita dopo anni di scaricabarile. E oggi in piazza i volantini Il People Mover fa volare Bologna: altro fumo negli occhi?”

A COLOMBO LE RISPOSTE ALLE 6 DOMANDE: “Ribadiamo la disponibilità ad approfondire questi temi e rispondo a Tommasini con le stesse parole del Sindaco, che mi ha lasciato un testo:  Tomassini brilla per faziosità e nelle sue premesse c’è già la convinzione che io abbia cambiato atteggiamento di fondo. Ai tempi fui nella petizione Aiutiamoli a uscire dal tunnel proprio perché si trattava di un filobus e non di un tram – queste le parole di Merola.

OPERE GIA’ REALIZZATE. Posizione chiara anche in questo senso: “Le infrastrutture sono comunque utili a Bologna per riqualificazione e miglioramenti, che non saranno più possibili con i tagli che abbiamo avuto dal Governo”. Bugani replica: “Non raccontate questa cosa, non dite anche voi che almeno avete costruito ponti!”

IL DESTINO DEI MEZZI GIA’ A DISPOSIZIONE. “L’Atc – continua Colombo - come appaltante, fin dal 2005 aveva rilevato criticità e ha emesso ordini di servizio nei confronti del produttore. Sopralluoghi in Francia, verbale di non accettazione del prototipo e nell’atto negativo. Nel 2005 altre 12 prescrizioni: dunque grande attenzione dell’Atc per chiedere le soluzioni agli elementi problematici. I 49 mezzi non sono mai stati presi né in carico né in consegna, e sono ancora di proprietà dei produttori. Allo stesso tempo è giusto dire che in parte sono già stati pagati”. Il loro destino è in definitiva “Una radicale modifica o sostituzione che permetta di avere un filobus sicuro”.

TUTELE LEGALI DELL’AMMINISTRAZIONE. Colombo anticipa che già il sindaco ha specificato la volontà di rinegoziazione ma “Se non ci fosse disponibilità sarà da valutare risoluzione del contratto senza responsabilità del Comune. Ricordo che la migliore tutela dell’interesse pubblico è assicurata da un’indagine penale avviata nel 2008 e per la quale sono indagate 17 persone che operarono al tempo del bando, dalle gara e dell’aggiudicazione. Atc, si è nominata parte offesa collaborando con la Procura dal 2008 fornendo dati. Da ultimo: rimbomba la parola responsabilità: abbiamo dovere di verità verso Bologna ricordiamo ci si è assunto responsabilità e chi per ragioni politiche finge di dimenticarsi di tale responsabilità”.
 

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