Spending Review, la Provincia di Bologna cancellata. Merola: 'Gran successo'
Entro gennaio 2014 nascerà al suo posto la città Metropolitana. Plaude il primo cittadino. per cui la novità rappresenta la "capacita di cogliere le opportunità che alcuni cambiamenti normativi degli ultimi mesi hanno creato"
La Provincia di Bologna cancellata con un colpo di spugna entro il 2014 e al suo posto nascerà la Città metropolitana. Così stabilisce il decreto del governo in materia di spending review: il territorio coinciderà con quello della Provincia soppressa, il sindaco metropolitano sarà quello del Comune capoluogo e il consiglio sarà eletto tra i sindaci dei Comuni dell’area.
Soddisfazione da parte del primo cittadino Virginio Merola, secondo cui "le città metropolitane sono un grande successo dell'ANCI e del Coordinamento dei Sindaci delle città metropolitane, ed è una riforma strutturale dell'assetto istituzionale. Essa rappresenta la capacita di cogliere le opportunità che alcuni cambiamenti normativi degli ultimi mesi hanno creato".
Il sindaco felsineo - attraverso una nota - ha quindi voluto ringraziare il Governo per "aver collaborato e colto la nostra proposta di profondo rinnovamento e di semplificazione dei livelli istituzionali, incardinando sul sistema dei Comuni e di chi li governa le aree strategiche ed economicamente avanzate del Paese. Siamo convinti che la semplificazione istituzionale e dell'assetto delle competenze sia la precondizione essenziale per creare efficienza burocratica, cancellare sovrapposizioni di competenze e facilitare la crescita produttiva."
Il valore della proposta normativa - secondo Merola - risiede nella sua "chiarezza, semplicità e linearità, sgombrando un dibattito lungo un ventennio di questioni che, di fatto, ne hanno ostacolato l'istituzione: coincidenza del territorio con la Provincia, fermo restando il riassetto del territorio sulla base delle procedure costituzionali vigenti; coincidenza del Sindaco della città metropolitana con il Sindaco del Comune capoluogo rimettendo allo statuto la facoltà di optare per un modello diverso; attribuzione alla città metropolitana delle funzioni fondamentali delle Province e delle nuove funzioni tipicamente metropolitane; possibilità per lo statuto di regolare modalità differenziate di raccordo fra i Comuni anche in ordine all'assetto delle funzioni; attribuzione alla città metropolitana del patrimonio e delle risorse finanziarie delle Province".