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'Spese pazze', assolti Favia e Defranceschi. La Procura: 'Valuteremo se proporre l'appello'

Assolti dall'accusa di peculato nel processo sull'impiego del denaro da parte dei gruppi consiliari in Regione. Favia: 'Verificare la correttezza dell'iter accusatorio nei miei confronti', la Procura: 'Attendiamo di leggere le motivazioni'

Gli ex consiglieri regionali 5 Stelle Giovanni Favia e Andrea Defranceschi sono stati assolti dall'accusa di peculato nel processo sull'impiego del denaro da parte dei gruppi consiliari in Regione, denominato "spese pazze". Il pubblico ministero Morena Plazzi aveva chiesto un anno 4 mesi e 10 giorni per Favia e un anno e sei mesi per De Franceschi. 

"Come sempre, nel rispetto degli imputati e del giudice che ha emesso la sentenza - ha commentato il Procuratore Aggiunto Valter Giovannini - attendiamo di leggere le motivazioni per valutare se proporre o meno appello". Dunque che, dopo il lavoro svolto dalla stessa Procura bolognese e dalla Guardia di Finanza, il ricorso in appello potrebbe essere più che una probabilit. 

"Fine di una situazione surreale e ingiusta; chi di dovere verifichi la correttezza dell'iter accusatorio che mi ha interessato" è stato il commento di Giovanni Favia, dopo aver appreso la notizia "essere indagati e processati per peculato, dopo aver fatto della trasparenza e della sobrietà nelle istituzioni una costante del proprio mandato politico, è qualcosa di paradossale. All'inizio pensavo fosse uno scherzo", ha scritto in una nota su Facebook. 

A Giovanni Favia, espulso dal Movimento 5 Stelle, a causa del famoso fuori onda in cui ne criticava la democrazia intera, sono stati contestati 7 mila euro di rimborsi: "Per dare un'idea dell'entità a chi non si occupa di politica, un deputato del 5 stelle spende questa somma di rimborsi in soli due mesi. Ed io ho girato in lungo e in largo, instancabile, tutta la regione, giorno e notte, preparando decine di progetti di legge, interrogazioni, accessi agli atti, essendo sempre al fianco dei cittadini che chiedevano un mio intervento. Ma la sorpresa è stata quando, analizzando gli scontrini, mi sono accorto di aver percepito meno rimborsi di quelli che mi sarebbero spettati! Ed invece ero inquisito".

Poi ha lasciato la politica e ha aperto un'osteria in via delle Moline, ma ora però chiede un approfondimento e ha incaricato il suo avvocato "di valutare la possibilità di una segnalazione agli organi di controllo interni alla magistratura al fine di verificare la correttezza dell'iter accusatorio nei miei confronti. Continuo ad aver fiducia nella Giustizia del nostro paese ma non posso capacitarmi del fatto che una persona per bene, protagonista di numerose rinunce in tema di benefit e benefici (vitalizio, stipendio, auto blu etc etc) spettanti per la propria carica, possa essere catapultata in una situazione così infamante per ben due anni e mezzo. Da cittadino esigo giustizia ed equilibrio, nelle aule dei tribunali come negli uffici delle procure".

Andrea Defranceschi invece dal Movimento era stato espulso proprio perchè coinvolto nelle inchieste. Gli venivano contestati spese per 98mila euro: "Questa indagine basata sul nulla, mi ha impedito di ricandidarmi. Per la gioia e il vantaggio di molti, dentro e fuori il Movimento. Che non vedevano l'ora di liberarsi di me", ha scritto su Facebbok, rivolgendosi a "chi mi ha attaccato, deriso, offeso, umiliato. Ai voltagabbana che prima ti riempivano di pacche sulle spalle e complimenti, per poi pugnalarti alle spalle. A quelli che mi hanno tolto l'amicizia da facebook o che dalle loro pagine sono arrivati persino a offendere mia madre. A quelli che per la strada mi hanno tolto il saluto. Ma è un pensiero di un attimo. Perchè non sono persone, ma omuncoli, e loro si hanno già una condanna. Ora però vi prego, abbiate almeno il dono della coerenza, non tornate indietro. Restate dove siete. Le scuse si accettano dalle persone intelligenti e in buona fede. E non è il vostro caso". 

E poi i ringraziamenti all'avvocato e a "tutti coloro che sono rimasti con me in ufficio fino agli ultimi giorni. Condividendo i momenti belli e quelli bui. E' anche grazie a loro se sono rimasto sempre in piedi. E voglio ringraziare tutti quelli che non mi hanno abbandonato mai. Tutti quelli che mi hanno sempre espresso solidarietà e affetto. In pubblico e in privato. Quelli che prima di giudicare una persona, hanno valutato il merito delle questioni e soprattutto hanno aspettato questo giorno. Oggi anche voi potete dire che avevate ragione. Io in questi anni non ho mai abbassato la testa. Ho sempre camminato a testa alta, con la certezza della mia coscienza. Quindi in realtà oggi cambia poco. Ma certo, forse da domani posso farlo con un po' di leggerezza in più. E con l'orgoglio di essere rimasto..... sempre dalla stessa parte!"

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