Assolti gli ex consiglieri regionali Sel-Verdi in Emilia-Romagna, il capogruppo Gianguido Naldi e Gabriella Meo, a processo con rito abbreviato per la cosiddetta indagine sulle "spese pazze", i rimborsi del gruppo tra il 2010 e il 2011, rispettivamente per circa 77mila euro e circa 7mila. 

Il Gup Alberto Gamberini ha pronunciato l'assoluzione perchè "il fatto non sussiste", mentre "non costituisce reato" il pacchetto-rimborsi contestati per spese di trasporto a Gabriella Meo, dal suo domiclio a Sissa in provincia di Parma, a Bologna in via Aldo Moro, sede della Regione. 

La Procura aveva chiesto condanne per un anno e quattro mesi. Un'inchiesta e un processo che a Naldi sono costati "l'abbandono della politica e sofferenze anche alla famiglia" ha detto l'avvocato difensore Libero Mancuso "è stato un errore generalizzare, anche per la Procura che non porta a casa il risultato". "Che sollievo per me e chi mi è stato vicino. Un sollievo per la storia politica che ho cercato di rappresentare. Ma che fatica! - ha scritto Naldi sul suo profilo Facebook - come aspettare 2 anni l'esito di un esame istologico". 

Si tratta di normale attività politica quella di Gabriella Meo che ha presentato quei rimborsi poichè "abita in un paese non servito da una stazione ferroviaria - ha detto ai cronisti il legale Guido Magnisi che ha sottolineato come tutto sia stato documentato e che "bisogna ridare dignità alla politica" e alla consigliera che ha scelto una "missione eco-ambientale, con presenze al 100%, è l'unica verde e da lei è passato quanto è stato fatto in Regione". "Poche parole e la fine di un'incubo durato troppo - ha commentato Meo su facebook - sono felice, anche della mia nuova vita".