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Zaccaria, assessora alla scuola: "Vicina al mondo LGBT, ma non vedo il problema"

L'INTERVISTA. Susanna Zaccaria parla dopo aver avuto da Merola la delega alla scuola al posto di Pillati: "Nessuna rivoluzione, a Bologna siamo già avanti"

Tra gli effetti delle elezioni regionali e delle nuove nomine di giunta fatte dal neoeletto presidente Stefano Bonaccini, anche il passaggio del vicesindaco Marilena Pillati, che aveva a Palazzo D'Accursio le deleghe a Educazione, Scuola, Adolescenti, Giovani, Politiche per la famiglia dal Comune alla Regione. E al suo posto il sindaco Virginio Merola ha scelto Susanna Zaccaria, già assessora alle pari opportunità e la lotta alla violenza su donne e minori. 

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Come ha accolto questo nuovo incarico? "Sono molto contenta di questo riconoscimento, consapevole delle ripercussioni importanti che questo ruolo determinerà nella vita delle persone. Il nostro sindaco Virginio Merola ai diritti tiene molto ed è per questo che quella di Bologna è già una scuola dei diritti. Io arrivo dopo il lavoro di Marilena Pillati, che è stata bravissima. L'assessorato alla scuola ha già preso decisioni importanti e ciò rende più facile il mio lavoro: adesso, oltre a confermare quello che è già stato fatto, devo studiare a testa bassa perchè sono serena sì, ma sono anche molto esigente verso me stessa". 

La sua vicinanza al mondo LGBT ha scatenato qualche commento in relazione al nuovo incarico? "Direi che qualche preoccupazione è stata espressa da alcuni: come se si potesse insegnare l'identità di genere o una propensione. Sinceramente ad alcune affermazioni faccio fatica a rispondere con serietà, sono molto più a mio agio con un po' di ironia: in due o tre mesi diventeranno tutti gay perchè uniamo la scuola ai diritti?" 

Qualche giorno fa c'è stata una polemica per un'assemblea organizzata al liceo Laura Bassi. Cosa è successo? "Semplicemente che per il 14 febbraio i ragazzi di questo liceo hanno organizzato un'assemblea con al centro temi quali sesso sicuro, comunità LGBTQI+ e femminismo. Dimostrazione che questa è la scuola del rispetto delle diversità e dei diritti e che a Bologna siamo avanti in quanto a lotta agli stereotipi di genere. Questa assemblea di istituto però non è piaciuta ad alcuni esponenti della destra, come Fratelli d'Italia che sui social hanno parlato di dittatura gender a scuola facendo davvero dei brutti commenti a una iniziativa autorizzata che unisce davvero scuola e diritti". 

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Dunque, al lavoro in questa direzione? "Sì. Come amministrazione e fin dal primo anno ci siamo impegnati per avere una città inclusiva che avesse spazio per tutti, così poi come dice la nostra Costituzione. Non ci saranno stravolgimenti, nessuna rivoluzione, ma in questo senso faremo tutto quello che si potrà fare". 

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