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Nesso sisma-estrazioni di petrolio? Errani: 'Stop alle trivellazioni, ho agito in buona fede"

'Se questa vicenda ha ingenerato sospetti mi dispiace", così il Presidente della Regione che blocca comunque trivellazioni e nuove concessioni per "precauzione, fino alla verifica degli studi"

“Nessuna sottovalutazione dei problemi, ma è necessario un approfondimento tuttora in corso; abbiamo sempre agito in buona fede per interpretare nel migliore dei modi le indicazioni forniteci dalla relazione scaturita dal lavoro di Ichese”, on line sul sito della Regione (ECCO IL REPORT COMPLETO).

Il presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato per la Ricostruzione post-sisma, Vasco Errani, ha esposto questa mattina davanti all’Assemblea regionale le considerazioni relative all’utilizzo del rapporto Ichese frutto di un gruppo di lavoro, ha ribadito, “voluto da noi per il giusto diritto e dovere di avere delle risposte”.
Il governatore blocca comunque trivellazioni e nuove concessioni per "precauzione, fino alla verifica degli studi", mentre proseguono le attività di estrazione e ricerca già autorizzate, tranne nel campo Cavone di Mirandola dove "faremo solo attività scientifica" per approfondire il nesso tra trivellazioni e terremoto.

Il Rapporto è stato redatto appunto da Ichese, acronimo di International Commission on Hydrocarbon Exploration and Sismicity in the Emilia Region, commissione incaricata di valutare possibili relazioni tra attività di esplorazione per idrocarburi e aumento dell’attività sismica nell’area colpita dal terremoto in Emilia-Romagna nel maggio 2012. La Commissione scientifica internazionale  è stata istituita l’11 dicembre 2012 con decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri su richiesta del Commissario delegato per la ricostruzione dell’Emilia-Romagna,

“Sappiamo bene – ha detto Errani - che la ricerca scientifica su questo argomento ha posizioni anche radicalmente differenti”. Insomma, “un dibattito in corso in relazione al quale ho ritenuto necessario cercare di approfondire e capire perché, come da alcuni previsto, questa relazione non dava risposte risolutive. Ebbene, non rinuncio al fatto che in qualche modo bisogna comporre una relazione tra scienza, conoscenza e decisione. Non mi colloco tra chi dice che senza un risposta risolutiva si debba andare avanti oppure ci si debba fermare”.
Dunque, visto che “nella relazione si parla di dati statistici rispetto alle condizioni reali dell’assetto geodinamico del territorio, ho pensato che per non ingenerare allarme si dovessero fare degli ulteriori approfondimenti. Nessun sospetto può essere avanzato sulla mia buona fede e sul mio operato, e se per caso questa vicenda ha ingenerato sospetti mi dispiace”.

“Ora – ha concluso Errani - bisogna concentrarsi sul da farsi: applicando quel principio di precauzione per cui abbiamo bloccato tutte le ricerche e le nuove concessioni, quindi continuando l’attività positiva da noi avviata e adottando con serietà le linee guida che scaturiranno dal gruppo di lavoro attivo al Ministero, per permettere al Paese di fare un salto di qualità successivo alle raccomandazioni emerse nella relazione Ichese, per capire fino a che punto sia tollerabile una dinamica del rischio uscendo dalla psicologia delle posizioni affermate”.

'DISASTRO COMUNICATIVO'. “Sul rapporto Ichese la Regione Emilia Romagna ha combinato un disastro comunicativo. La mancanza di trasparenza vera o presunta rischia di alimentare le motivazioni di chi, a fronte del comportamento tenuto dalla Regione, ha gioco facile nel vedere un atteggiamento ben poco aperto". Così il Consigliere FI Andrea Leoni intervenuto nel corso della comunicazione della Giunta regionale sulla questione "dopo tutto quello che è successo nell'area del terremoto serviva una maggiore cura e consapevolezza di fronte ai cittadini che hanno diritto di sapere come stanno le cose. Aspettare diverse settimane per rendere pubblico il rapporto da un lato vanifica le aspettative  dei cittadini e dall'atro non ha reso un buon servizio alla causa della conoscenza. Da oggi è possibile leggere il rapporto. Lo faremo e lo valuteremo. Sarebbe stato meglio arrivarci in un modo più chiaro”.

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