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Tram, ci sono i soldi per realizzarlo? Botta e risposta Comune-FdI

Tutto nasce dalle parole del senatore bolognese di Fratelli D'Italia, Marco Lisei: "L'opera rischia lo stop. Lepore è andato avanti pur di fare il primo della classe". Palazzo D'Accursio ribatte

"Il Comune di Bologna ha le risorse per realizzare la linea rossa del Tram (qui il progetto) secondo la road map già annunciata" fa sapere Palazzo D'Accursio. Ma perchè una precisazione che appare superflua, visto che un'opera pubblica va programmata anche sulla base delle risorse disponibili?

Tutto nasce dalle parole del senatore bolognese di Fratelli D'Italia, Marco Lisei, che ha messo nero su bianco le sue dichiarazioni:" Le carte dicono che Palazzo d’Accursio sapeva di non avere i soldi, sapeva dei rischi di blocco e ritardo delle opere, eppure è andato avanti in fretta e furia pur di fare il primo della classe" quindi secondo il senatore "il tram rischia un primo stop". Lisei parla di una 'battaglia’ di mail tra Comune e ministero. Carta canta, e in questo caso il Comune ha stonato tutte le note - aggiunge - il sindaco Matteo Lepore si è dimostrato del tutto incapace e dilettantesco nel governo della nostra città e questa vicenda lo dimostra”.

Palazzo d'Accursio spiega invece che si "fa riferimento a una nota inviata dal Comune nell’ottobre scorso, nella quale in via del tutto prudenziale, vista la congiuntura economica generale, si chiedeva di poter accedere ai finanziamenti stanziati dal Governo con il D.L. 50/2022, previsto per fronteggiare il rincaro eccezionale dei materiali e dei prodotti affetti dal rincaro dell’energia, per coprire ex ante gli extra-costi prevedibili sui progetti Pnrr, come per le altre città"

Bologna "discriminata" sui fondi del tram, attacca la segretaria provinciale del Pd Federica Mazzoni: "La realizzazione della prima linea del tram a Bologna è un tassello fondamentale per una nuova mobilità e vivibilità di Bologna, in chiave di transizione ecologica, quindi meno inquinata, accessibile, che incentiva e punta a un servizio di qualità e pubblico". Come Pd di Bologna "non possiamo tollerare che la nostra città venga discriminata rispetto ad altre. È inaccettabile che si giochi politicamente sul futuro di Bologna e dei bolognesi". 

Extra costi da 50 milioni di euro

Il tema sarebbero i cosiddetti "extra costi" che ammonterebbero a oltre 50 milioni di euro e che "rischiano di fermare l’opera - quindi per Lisei - il Comune non potrà accedere al decreto Aiuti", ma ci sarebbe anche il dolo? "Le carte dicono che Palazzo d’Accursio sapeva di non avere i soldi, sapeva dei rischi di blocco e ritardo delle opere, eppure è andato avanti in fretta e furia pur di fare il primo della classe. Ma, da quello che risulta, mi pare che non solo non lo sia, ma che meriti una sonora bocciatura - attacca il senatore - Lepore sul tram sta agendo in modo irresponsabile, perché pur sapendo dell’aumento dei prezzi ha proceduto non solo facendo finta di niente, ma addirittura anticipando i tempi delle gare e ciò gli ha precluso di accedere ai fondi per gli extra costi".

Il Comune ribatte di aver chiesto invece l'accesso al “Fondo per l’avvio di opere indifferibili, allocando immediatamente risorse pari al 20% del finanziamento ammesso Pnrr al fine di ottenere una provvista di garanzia, sin da subito, sull’avvio dell'esecuzione delle opere. Nella richiesta veniva, inoltre, avanzata una proposta interpretativa sull’applicazione della norma affinché potesse rientrarvi anche la linea rossa del Tram, infrastruttura nata - come noto - come opera ordinaria e successivamente inserita dal Governo tra le opere finanziate con fondi Pnrr. Una richiesta avanzata, quindi, - sottolinea l'amministrazione - per poter accedere ad una opportunità di finanziamento in più messa a disposizione sulle opere Pnrr, e non solo, al pari di altre opere e città d’Italia, che come da prassi vede il Comune attivo nel cercare le più ampie e diverse opportunità di finanziamento". 

Ma per Lisei il Comune non riuscirà a reperire le risorse con il proprio bilancio per coprire i prezzi aumentati delle materie prime, quindi in altre parole dovrà risponderne.

Va anche detto che Fratelli d’Italia ha sempre avversato l'opera e Lisei lo ribadisce, definendola "inutile. E più volte abbiamo sottolineato, prima di arrivare a governare il Paese, le pesanti conseguenze per residenti e commercianti e i tanti disagi legati al traffico. In questo caso, però, non è una scelta politica da parte del governo Meloni, il Comune non può accedere ai fondi e basta". Ma il punto centrale, quello a mio avviso ingiustificabile è che il Comune ha tenuto all’oscuro la città sulle difficoltà esistenti, ma che emergono dai documenti ufficiali. Un comportamento irrispettoso - conclude Lisei . e che la dice lunga su quanto consideri i cittadini. D’altronde anche le giunte precedenti hanno sempre fatto così: non hanno informato i cittadini dell’opera e nemmeno di aver partecipato al bando nel 2018. Si tratta di decisioni unilaterali imperdonabili".

“La solidità finanziaria del Comune - fa sapere l’assessora alla Nuova mobilità Valentina Orioli - ci consente di affrontare comunque gli extra-costi dovuti alla crisi energetica e ai rincari delle materie prime, e di andare avanti come previsto sull’apertura dei cantieri della linea rossa del Tram - che dovrebbero partite in primavera - Il punto non è questo, ma se Bologna sia una città come le altre, cioè se possa accedere alle stesse opportunità. È necessario un chiarimento del Governo”.

Cronoprogramma lavori 

“Abbiamo chiesto un’udienza conoscitiva per capire come il Comune intendesse gestire il traffico, i parcheggi e le problematiche che colpiranno i commercianti durante gli anni dei lavori del tram - scrivono in una nota così Samuela Quercioli (Bologna Ci Piace) e Matteo Di Benedetto (Lega) - Le risposte sono state poche e confuse. Un esempio: ‘In 10 minuti - dal parcheggio scambiatore - saranno in centro’? Davvero? Dalla fine di Borgo Panigale al centro in 10 minuti? Dato non corrispondente alla realtà. Dicono che ci sarà ‘qualche piccolo disagio’ da sopportare: se per loro non riuscire a spostarsi o vedere la propria attività fallire è qualche piccolo disagio, alziamo le mani. Ancora, propongono di ragionare ‘a tram finito’, ma se non gestiscono bene gli anni di transizione per molti sarà un bagno di sangue che porterà chiusure e fallimenti. A oggi non è ancora pronto un cronoprogramma dei lavori per commercianti e residenti, cosa che le associazioni chiedono da tempo. Per i parcheggi i residenti dovranno semplicemente pregare. A sinistra parlano infatti della necessità di ‘avere fede’. A pochi mesi dall’inizio dei lavori, insomma, brancolano nel buio. Le risposte a oggi sono del tutto insufficienti: è imperativo che il bene della comunità venga considerato anche durante gli anni di transizione, per evitare danni per alcuni irreparabili. Pretendiamo più attenzione per Bologna e i bolognesi e faremo la nostra parte perché venga data”. 

Merola e De Maria: "Il Governo assicuri anche a Bologna le risorse PNRR"

"La realizzazione della prima linea del tram a Bologna, linea  rossa, rappresenta un intervento infrastrutturale di grande rilievo, programmata e finanziata con l' impegno di tutte le istituzioni interessate, a partire dal Governo. Come sta accadendo a tutte le opere pubbliche la congiuntura economica porta a un incremento rilevante dei costi di realizzazione. Le risorse del PNRR sono un riferimento per coprire tali maggiori impegni finanziari, come sta accadendo per opere analoghe nelle principali città del Paese. Il Comune di Bologna ha messo in atto tutte le procedure amministrative corrispondenti alla normativa volta a volta vigente - così i deputati PD Virginio Merola e Andrea De Maria - Eventuali problematiche burocratiche che si siano determinate possono essere agevolmente superate da una iniziativa governativa". 
I due parlamentari hanno presentato una interrogazione parlamentare al Governo per sollecitare che assuma una iniziative per assicurare "nell' ambito delle risorse del PNRR, i finanziamenti necessari alla copertura dei maggiori costi della realizzazione della linea rossa del tram di Bologna - fanno sapere - Auspichiamo che tutti i parlamentari eletti a Bologna, aldilà del colore politico, facciano sentire la loro voce. È importante e giusto che il Governo assicuri anche a Bologna, come accaduto in altre città, nell' ambito del PNRR, le risorse finanziarie necessarie a coprire i maggiori oneri di opere pubbliche strategiche. Impegniamoci insieme per il bene di Bologna". 

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