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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Tre leggi per diritti e giustizia, raccolta firme: scatto in avanti dei Giovani PD bolognesi

Una raccolta firme in occasione della Giornata mondiale contro la tortura: i Giovani Democratici bolognesi in campo su carceri e droghe

Mercoledì 26 giugno, in occasione della Giornata mondiale contro la tortura, anche i Giovani Democratici di Bologna si mobiliteranno in favore della campagna Tre leggi per la giustizia e i diritti, che i GD di tutta Italia stanno sostenendo insieme all’associazione Antigone e all’Unione Camere Penali Italiane nell'ambito di 100 piazze per 3 leggi. "Tre proposte di legge di iniziativa popolare sul reato di tortura, le carceri e le droghe - dice Alberto Aitini, segretario provinciale dei GD -. Per illustrarne i contenuti e soprattutto raccogliere le firme a sostegno, un banchetto di fronte alla libreria Feltrinelli, sotto le due Torri, dalle ore 10 alle 14".

Queste battaglie non si discostano da quelle portate avanti dai Radicali in questi anni, con grande impegno e azioni non violente. Cosa c'è di diverso? Come sperate di avere più successo?

"Non so se avremo successo o meno" risponde Alberto Aitini a Bologna Today "sono battaglie di civiltà che ci sentiamo di fare perché crediamo siano giuste, perché crediamo che in un Paese democratico e civile come dovrebbe essere il nostro. Queste leggi dovrebbero essere state approvate tanto tempo fa. Sicuramente questa volta, rispetto magari ad altre, c'è un movimento ampio che sta lavorando a queste proposte... Penso all'unione delle camere penali, alla Cgil, l'associazione Antigone, all'arci, a Libertà e Giustizia, all'associazione medici contro la tortura.. e poterei continuare..Insomma sono associazioni e mondi anche molto diversi tra di loro che sono uniti in questa battaglia di civiltà. Ecco forse questa volta con questo ampissimo movimento qualcosa si può davvero riuscire a fare".

LA MOBILITAZIONE. Luca Sebastiani, membro della segreteria dei GD bolognesi nonché praticante avvocato, spiega il senso della mobilitazione: "La Corte europea dei Diritti dell’Uomo ha di recente condannato l'Italia per i trattamenti inumani e degradanti all'interno delle nostre carceri, le cui condizioni sono vergognose ed indecenti per un qualsiasi ordinamento democratico. Di fronte a un diffuso silenzio istituzionale, tocca a noi cittadini e a noi giovani riaprire il tema e chiedere direttamente al Parlamento di affrontare questa vergogna".

La campagna chiede infatti più legalità e rispetto della Costituzione nelle carceri italiane (anche con una nuova figura, quella del Garante nazionale dei detenuti), l’introduzione del reato di tortura nel Codice Penale, modifiche alla legge sulle droghe attraverso la depenalizzazione del consumo e la riduzione dell’impatto penale. Maggiori dettagli sui contenuti delle proposte nel sito

TRE LEGGI. Introduzione del reato di tortura nel codice penale, così come previsto dalle convenzioni internazionali sottoscritte e ratificate dal nostro paese. Per la legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri: la figura del Garante nazionale dei detenuti, la conversione della pena nel caso mancanza di posti disponibili nelle carceri, modifica alla recidiva, ai benefici e all’accesso alle pene alternative.Modifiche alla legge sulle droghe, depenalizzazione del consumo e riduzione dell’impatto penale: rimodulazione delle pene, la revisione dei fati di lieve entità e l’accesso ai programmi di recupero per i detenuti tossicodipendenti.

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