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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Uniti per Galliera: “ex-Siapa, noi ci vorremmo l’outlet Galliera Village“

Un outlet come quello di Castel Guelfo di Bologna, perché no?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

UNITI PER GALLIERA: "EX-SIAPA, NOI CI VORREMMO L'OUTLET GALLIERA VILLAGE "

Stavo proprio pensando che se ci fosse un pozzo dei desideri a Galliera, il primo mio desiderio sarebbe quello di rifunzionalizzare l'area dell'ex SIAPA.

E se dovessi proprio pensarlo in grande non ho alcun dubbio, perché io me lo vedo già: il GALLIERA VILLAGE. Un outlet.

È davvero l'unica possibilità, o una delle poche, che abbiamo per riconvertire questo enorme cratere che spacca in due il nostro paese.

Siamo tutti stanchi di avere questa voragine in casa, di vedere le macerie di un'industria che ha, certamente, dato lavoro molte persone (e questo va ricordato) ma allo stesso tempo ha creato non pochi problemi ai nostri cittadini.

È ora di dire basta e di pensare in grande! Stay hungry, stay foolish!

Un outlet come quello di Castel Guelfo di Bologna, perché no?

Un vero e proprio centro commerciale specializzato nella vendita al dettaglio di prodotti di marche famose o meno.

La posizione è ottimale: tra Ferrara e Bologna, a due passi dalla stazione ferroviaria, a pochissimi chilometri dal casello autostradale di Altedo, all'esatto incrocio di due strade provinciali; centri di questo tipo nelle immediate vicinanze non ce ne sono.

Sarebbe un modo ottimale di riconvertire un'ex-area industriale e di rilanciare l'economia del paese, in particolare le attività commerciali, ma anche quelle ricettive oltre che stimolare un'attività edilizia indotta; anche perché è difficile pensare ad una riqualificazione ad uso abitativo (riteniamo sussisterebbe sempre una forte pregiudiziale) e di certo ora il settore produttivo non gode di buona salute generale …

Insomma si potrebbe ridar vita alla nostra Galliera che dorme da troppo tempo.

Siamo razionali: quest'area - anzi, questo "bubbone" nel centro nel paese - deve essere bonificata.

Per farlo servono due cose essenzialmente: soldi e volontà politica.

Quest'ultima va ricercata attraverso accordi istituzionali, a livello sia ministeriale che regionale, affinché il sito possa accedere ai finanziamenti (sopratutto europei) per le aree dismesse, coinvolgendo tutti gli attori pubblici presenti.

I soldi vanno, poi, ricercati soprattutto nel privato (come già successo in situazioni simili), da attrarre anche grazie ai fondi appena detti e ad un incentivo comunale: noi come Uniti per Galliera - e lo sosteniamo (fanno fede i programmi elettorali 2009 e 2014) da tempo - pensiamo che intanto si potrebbero destinare qui i fondi (oltre €. 500.000) ancora legati alla riqualificazione della ex casa di guardia in Bisana, oltre a valutare altri stanziamenti possibili (dall'enorme avanzo di amministrazione, per non parlare poi del rientro dei fondi anticipati al Comune di Baricella).

Insomma: le risorse per attrarre fondamentali investitori privati ci possono essere, basta mettersi all'opera come istituzioni e cittadini ed essere davvero orientati al risultato per la nostra comunità.

Forse sto sognando, ma perché non possiamo pensare in grande?

Io amo Galliera, io sogno per lei un futuro migliore di quello che si prospetta, grazie a questa amministrazione e a quelle precedenti.

Nessuno ci vieta di provarci! Nessuno ci vieta di immaginare al posto dell'ex SIAPA quel pozzo dei desideri e di tirarci fuori quello che vogliamo.

Io - insieme ai colleghi consiglieri Diego Baccilieri e Stefano Zanni - questa sfida la voglio raccogliere.

Come dice il nostro motto: #unitisipuofaretutto, anche il GALLIERA VILLAGE OUTLET.

Giulia Ventura - consigliera comunale di Uniti per Galliera

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