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Dubbi sui vaccini, Merola e Bonaccini: "Parole di Gemmato insulto ai sanitari, non può restare lì"

E' pioggia di polemiche per le parole del sottosegretario alla Salute di Fratelli d'Italia

E' pioggia di polemiche per le parole del sottosegretario alla Salute di Fratelli d'Italia, Marcello Gemmato, che durante un'intervista ha dichiarato: "Registro che per larga parte della pandemia di Covid-19 l'Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti". E a Aldo Cazzullo, che ha osservato "senza vaccini sarebbe stato magari peggio",  ha replicato: "Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini". 

"Un sottosegretario alla salute che non crede ai vaccini, decisivi nella lotta sostenuta contro il Covid, non può rimanere al proprio posto", ha commentato su Facebook il presidente della Regione, Stefano Bonaccini "le affermazioni del sottosegretario Gemmato sono anche un insulto ai tanti medici, infermieri, operatori socio-sanitari che in questi due anni e mezzo di pandemia hanno dato tutto per prevenire, curare, vaccinare. Ma anche una completa mancanza di fiducia nella comunità scientifica e medica internazionale",

"Affermazioni come quelle del sottosegretario Gemmato non possono trovare rappresentanza nel ministero della Sanità" ha dichiarato l'ex sindaco di Bologna e deputato PD, Virginio Merola "per chi ha vissuto i mesi del Covid non è possibile sentire frasi ambigue sull'efficacia dei vaccini. Da ex sindaco ricordo l'emozione della prima vaccinazione e l'impegno messo in atto con la Regione e l'Ausl". Gemmato, in altre parole "non può stare al suo posto", conclude, 

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