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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Frana Variante Valico, a Ripoli pericolo costruzione scuola in zona rossa

Così in un'interrogazione del consigliere Vecchi sul progetto del ‘Centro scolastico di Ripoli’: 'Se i lavori continueranno in poche settimane questo terreno rientrerà in zona di frana attiva”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Tra gli interventi previsti per la valorizzazione della Valle del Setta, contenuti in una convenzione con la Società Autostrade deliberata dal Consiglio comunale di San Benedetto Val di Sambro (Bo) nel 1998, era compreso il ‘Centro scolastico di Ripoli’. Lo ricorda il consigliere regionale Alberto Vecchi (Pdl) in un’interrogazione, in cui riporta l’iter percorso da questo progetto....

Delle tre aree individuate dall’amministrazione comunale per l’insediamento del plesso scolastico, - scrive il consigliere - l’unica considerata idonea dal servizio ARPA della Regione, nel 2006, dopo verifiche sull’inquinamento acustico provocato dall’autostrada A1, che attraversa la frazione di Ripoli, fu quella denominata La Cavanella.
Nel 2007, - evidenzia ancora Vecchi - la minoranza in Consiglio comunale presentò due documenti ispettivi, in cui si chiedeva conto del costo del plesso scolastico, puntando in particolare il dito sull’importo “troppo elevato” pagato per l’acquisto del terreno (35 euro al mq), quando la Società Autostrade avrebbe acquisito aree adiacenti per “la modica cifra di esproprio di 0,52 euro/mq”.
L’acquisto dell’area, deliberato dal Consiglio comunale di San Benedetto Val di Sambro, sarebbe stato anche oggetto di un esposto, datato 15 marzo 2007, alla Procura della Repubblica di Bologna, per le modalità seguite, in cui si ravvisavano “profili di illegittimità”.
Il 16 luglio 2011 - si legge nell’interrogazione - il Comune acquistò il terreno a 35 euro/mq, comprensivo dei 378 mq oggetto di esproprio della Società Autostrade.

Ma non è finita qui: Vecchi evidenzia che l’area in questione rientra oggi in una zona definita di “frana quiescente”, che, non appena il tunnel autostradale in costruzione proseguirà il suo percorso, diventerà “zona rossa”, cioè area di frana attiva.

Nella frazione di Ripoli, infatti, da mesi si starebbero verificando smottamenti, frane e crepe nelle abitazioni e la “zona rossa” si sta allargando...

"L’avanzamento della costruzione della galleria della Variante di Valico - aggiunge - non potrà che peggiorare una situazione già critica in termini di sicurezza e staticità delle strutture ubicate sul territorio e di quelle che verranno realizzate. Se i lavori della Variante di Valico continueranno in maniera continuativa, in poche settimane questo terreno rientrerà, quindi, in zona di “frana attiva”, con la conseguenza - stigmatizza l’esponente del Pdl - che il Comune di San Benedetto Val di Sambro edificherà su una porzione di territorio a forte rischio frane e smottamenti."

Da queste considerazioni prende avvio una lunga serie di domande da parte di Vecchi, che vuole sapere perchè il Comune abbia pagato per il terreno agricolo un prezzo “così alto” (35 euro/mq) e per quali motivi il responsabile dell’ufficio tecnico comunale non abbia dato la congruità al prezzo, atto necessario e obbligatorio per l’acquisizione dell’area.

Il consigliere domanda inoltre perché l’opera sia stata progettata proprio in quell’area nonostante fosse noto da tempo che i lavori della Variante di Valico sarebbero stati realizzati “in prossimità (sotto) della scuola materna e della palestra”, con il rischio concreto di causare, una volta terminati gli interventi, problemi di natura statica e di inquinamento acustico.

Vecchi chiede anche a chi si ascriveranno eventuali responsabilità, nel caso in cui si verificassero cedimenti e sprofondamenti nella struttura, se corrisponda al vero che sembrerebbe a rischio la stabilità interna delle gallerie già scavate, se la Regione, vista la situazione, non ritenga improrogabile approfondire la questione della sicurezza del plesso scolastico e se non consideri doveroso chiedere al Comune di San Benedetto Val di Sambro di monitorare la situazione.
 

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