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Terremerse, Vasco Errani indagato: Pdl diviso. Cooperative nel mirino

C'è chi chiede le dimissioni del governatore, chi resta in silenzio: prime acredini intestine nel Pdl. Garagani: "Manca controllo di legalità nel legame tra mondo cooperativo e istituzioni'

Il presidente della Regione Vasco Errani accusato di aver favorito la cooperativa Terremerse, guidata dal fratello, è ora indagato. Contro il governatore affondo dei grillini, che facendo fronte comune ne chiedono le dimissioni. Condotta frammentata invece nel Pdl, dove la vicenda ha dato adito a scontri intestini. Intanto nel mirino del centrodestra finisce l'intero sistema del mondo delle cooperative.
"Se ci sara' una sentenza, anche solo di primo grado, il governatore Vasco Errani deve dimettersi sicuramente. In caso di rinvio a giudizio, bisogna vedere le motivazioni". E' la posizione del deputato bolognese del Pdl, Fabio Garagnani, piu' morbido del capogruppo berlusconiano Luigi Giuseppe Villani, che ha invitato il presidente della Regione a valutare le dimissioni in caso di rinvio a giudizio per l'inchiesta sulla vicenda Terremerse.

GARAGNANI, AFFONDO VS MONDO COOPERATIVE. "Non vorrei gettare la croce sopra alla persona- ha spiegato Garagnani, oggi in conferenza stampa- perche' e' tutto il sistema che va denunciato". Piu' che contro Errani, infatti, il deputato Pdl punta il dito contro il mondo della cooperazione. "Manca un controllo di legalita'- sostiene Garagnani- nel legame tra mondo cooperativo, enti locali e politica in Emilia-Romagna. E la vicenda Errani lo dimostra".

Secondo l'esponente Pdl si tratta di un "sistema diventato un vero e proprio regime, condizionando la liberta' economica, sociale e culturale del territorio". In questa situazione, "e' piu' che mai opportuno istituire una commissione parlamentare d'inchiesta sulle cooperative- afferma Garagnani- proposta che ho presentato alla Camera il 26 ottobre 2011". Una commissione che costerebbe 50.000 euro all'anno e dovrebbe "verificare l'effettiva finalita' mutualistica delle cooperative e i contratti firmati con le amministrazioni pubbliche, soprattutto nei lavori pubblici e della sanita'- spiega Garagnani- l'Emilia-Romagna ha bisogno di chiarezza".

PDL DIVISO. La vicenda Errani diventa pero' casus belli in seno al Pdl. "E' inaccettabile il silenzio da parte del partito- attacca- il vicecoordinatore regionale, Giampaolo Bettamio, non si e' espresso e il coordinatore regionale, Filippo Berselli si e' limitato a dirsi garantista. Ma non basta".  Garagnani vorrebbe infatti che "il Pdl qui avesse lo stesso atteggiamento che ha il Pd in Lombardia o nelle altre regioni dove governiamo. Non dobbiamo dare l'impressione di tacere per garantire chissa' che cosa". Nelrattempo, il consigliere regionale del Pdl Galeazzo Bignami ha presentato in viale Aldo Moro un'interrogazione sul caso Terremerse.

RESPONSABILITA' ANCHE AL COMUNE DI IMOLA? Per il pidiellino Simone Carapia, qualcuna sì: "Il sindaco Daniele Manca dice che dal caso Terremerse il Comune esce pulito- attacca Carapia- ma il permesso edilizio del 23 maggio 2006 spacciato per variante, corretto a penna, non testimonia il buon operato e la trasparenza dell'ente. Chi lo ha fatto e perche'? Manca dimostra di essere un pischello oppure e' in totale malafede". Carapia chiama in causa anche l'ex sindaco Massimo Marchignoli, oggi deputato Pd. "Cosa dice in merito- esorta l'azzurro- visto che quei documenti sono stati firmati durante il suo mandato di primo cittadino? Qualcuno potrebbe pensare che ha fatto carriera anche per questi favori e magari qualche cattivo consigliere comunale potrebbe pensare che oggi siede a Montecitorio perche' uomo di fiducia".

 

 

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