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Incontro Vendola-Prodi a Bologna. Ipotesi di un nuovo Ulivo?

Serata "politicamente frizzante" a Bologna, in occasione dell'incontro fra Romano Prodi e Nichi Vendola: "Stop all'agonia dell'Italia berlusconiana". Ma il Professore non torna in politica

Romano Prodi e Nichi Vendola insieme a Bologna per la presentazione del libro di Loretta Napoleoni, "Il contagio": sala gremita di pubblico e stampa, prove di intesa e commenti sull’Era Berlusconi e sulla crisi in atto.  Vendola guarda avanti: “L'Era Berlusconi è finita nella coscienza del paese” mentre Prodi scherza: “Berlusconi ha detto che vivrà fino a 120 anni, ne ha compiuti 75, quindi o ci sarà un'alternativa o altri 45 anni di governo". A condurre la serata, il moderatore Roberto Napoletano, direttore del Sole 24 ore e, sul palco, anche Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna.

ELEZIONI ANTICIPATE. Le elezioni anticipate per il governatore della Puglia "Sono una necessità immediata e il Paese ha bisogno di aria pulita. L'agonia di questo governo si sta trasformando nell'agonia dell'Italia".

LA SECONDA VOLTA DI NICHI A BOLOGNA. L’incontro è stato organizzato nello stesso cinema in cui, nel novembre scorso, nacque a livello locale l’asse Sel-prodiani, per le elezioni primarie cittadine. Anche allora gli applausi furono tanti e il clima era euforico per Vendola arrivato a Bologna a sponsorizzare Amelia Frascaroli, cattolica civica su cui avevano puntato i vendoliani. Allora Prodi non c'era, ma nell'aria risuonavano già le idee della moglie Flavia che aveva collaborato alla stesura del programma. Meno di un anno dopo, eccoli uno di fianco all'altro a parlare di Europa e di crisi.

NON TORNO IN POLITICA. Una visione alternativa che, però, non vedrà nel professore un protagonista attivo visto che ha dichiarato:"Non torno in politica". Ma un pensatore sì, perché se per Prodi "non è un inizio", il professore non ha mai smesso di pensare: "e continuerò a farlo se non arriva l'Alzheimer, o altri problemi di salute. Io mi diverto a pensare. Quindi stasera ci divertiamo un po'. Riflettere e agire possono anche essere distinti".

IL BRACCIO E LA MENTE. Colui che pensa e colui che agisce. Considerando il contesto, se l'ex premier Romano Prodi è quello che pensa, si potrebbe quasi credere che quello che agirà possa essere proprio il leader di Sel, poco lontano da lì. Per la precisione alle porte del cinema, assediato da taccuini e telecamere (telecamere che Prodi, in un primo momento, ha schivato correndo letteralmente via): "Prodi - diceva infatti nello stesso momento Vendola - rappresenta un punto di riferimento per tutti coloro che intendono costruire un centrosinistra capace di guardare al futuro. Un nuovo Ulivo, che sia capace di non impiccarsi all'albero delle ideologie, ma di essere in grado di convocare tutte le culture più avanzate per mettere in campo un programma di alternativa". Insieme e alternativi: quasi le stesse parole, quasi lo stesso concetto espresso da lì a poco dal professore.

L’INVITO AL CENTROSINISTRA. “Occorre trovare una piattaforma condivisa e un pensiero alternativo, ma anche, se necessario, fare un passo indietro rispetto alle proprie emozioni politiche". Nel suo intervento durante l'incontro pubblico con Nichi Vendola e Vasco Errani, a Bologna, l'ex presidente del consiglio, Romano Prodi, è tornato a parlare al centrosinistra invitandolo a una strategia condivisa per tornare al governo del Paese "altrimenti - ha scherzato - ci aspettano altri 25 anni di Berlusconi". Poi, dopo qualche momento, si è corretto tra gli applausi del pubblico in sala: "Anzi, ha detto che vivrà fino a 120 anni, oggi ne ha compiuti 75, quindi o ci sarà un'alternativa o 45 anni saranno segnati".

LA BATTUTA DI PRODI SUL DAFAULT. Default pilotato? Se si comincia con il default pilotato vanno tutti in default. Chi lo pilota il default? Non lo pilota neanche Alonso". Così Romano Prodi, durante un incontro pubblico a Bologna con i presidenti di Puglia ed Emilia Romagna Nichi Vendola e Vasco Errani.

 

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