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Verdi contro il Passante? Coalizione civica: "Forse non hanno letto il programma che ha vinto le elezioni"

La Giunta comunale ha approvato la delibera sulla collocazione urbanistica del Passante, che ora passerà al vaglio del Consiglio comunale, ma

“Apprendiamo con sconcerto che i Verdi si dichiarano contrari al Passante di Nuova di Generazione e sono pronti a scendere in piazza per protestare contro l’opera, pur volendo rimanere in maggioranza". Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali di Coalizione Civica, Detjon Begaj e Simona Larghetti: "Forse i Verdi non hanno letto bene il programma della Coalizione, da loro sottoscritto, che ha vinto le elezioni solamente poco più di due mesi fa".

Ieri, infatti, la Giunta del Comune di Bologna ha approvato la delibera sulla collocazione urbanistica del Passante, che ora passerà al vaglio del Consiglio comunale. 

Per i due consiglieri comunali "a pensar peggio, si potrebbe anche pensare che questa svista non sia proprio casuale, dato che hanno beneficiato del premio di maggioranza attraverso il quale sono riusciti ad eleggere un consigliere comunale, che addirittura è stato successivamente eletto anche in Città Metropolitana con i voti del resto della coalizione". 

Sabato la manifestazione

"La nostra posizione sul passante non è una novità - hanno scritto i co-portavoce provinciali di Europa Verde Valentina Marassi e Danny Labriola - l'abbiamo sottolineata in campagna elettorale (anche con un flash mob in stazione centrale a sostegno invece dell'SFM) e la ribadiamo oggi. Siamo in maggioranza e continuerà il nostro impegno per realizzare i punti concordati con il sindaco Lepore, ma non possiamo sostenere un'infrastruttura che aumenta traffico e inquinamento in un territorio che detiene il primato europeo di morti premature per smog - si legge nella nota - nuove strade significano più spostamenti su gomma e questo, oltre a non rispettare lo Statuto Comunale che ha di recente riconosciuto la tutela del clima e la transizione ecologica giusta tra gli obiettivi programmatici dell'Ente, è in contraddizione con i target europei di riduzione dei gas serra e con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che indica l'obiettivo di una riduzione entro il 2030 del 30% delle emissioni da traffico motorizzato. Ciò significa che l’utilizzo dell’auto privata dovrà ridursi dal 57% attuale al 41% nella città metropolitana e dal 42% attuale al 22% nel comune di Bologna. In sostanza parliamo di convertire in trasporto sostenibile 440.000 spostamenti al giorno che oggi avvengono in auto. Se si vuole davvero vincere la sfida di portare Bologna ad essere una delle 100 città europee a impatto climatico zero entro il 2030, occorre quindi concentrare i nostri sforzi sulla mobilità sostenibile, investendo in bus elettrici, ciclabilità e servizio ferroviario metropolitano. Attendiamo da oltre vent'anni il completamento dell'SFM (servono 500 milioni mentre il passante costa due miliardi!) e accogliamo quindi con favore l'appello a "crederci" che il sindaco Lepore ha rivolto al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. 

Noi Verdi continueremo a remare per una vera svolta verde - concludono Marassi e Labriola - e sabato parteciperemo alla manifestazione delle associazioni bolognesi per ribadirne l'urgenza: i nostri polmoni hanno diritto a un'aria pulita".

Gli esponenti di Coalizione civica ricordano di aver "contestato il progetto del Passante con ogni mezzo necessario, fuori e dentro i palazzi istituzionali. Ci siamo sdraiati a terra bloccando il traffico, abbiamo attraversato la tangenziale in bici rischiando denunce e mettendo i nostri corpi a servizio della lotta, abbiamo intrapreso e sostenuto ogni battaglia contro un modello di sviluppo che vede l’automobile al centro della mobilità, costruendo comitati e reti ambientaliste. Lo abbiamo fatto senza portare bandiere di partito nelle piazze dei movimenti sociali, che hanno la loro autonomia e una missione diversa dalla nostra che in questo momento sediamo tra i banchi del Consiglio Comunale  - ma - come abbiamo già detto ieri, abbiamo ricevuto un mandato preciso: portare a termine la negoziazione per evitare che il Passante venisse votato senza alcuna mitigazione e con il minimo di investimento di Autostrade".

"Dopo 20 anni di discussioni su un’opera che mai avremmo promosso, questo è il massimo che potevamo ottenere"

Quindi "la politica è un rapporto di forza: alle condizioni date, dopo 20 anni di discussioni su un’opera che mai avremmo promosso, questo è il massimo che potevamo ottenere. Un risultato straordinario, che ha cambiato nella sostanza questa infrastruttura" ovvero "chi sta agendo in modo opportunistico invece non ha spostato una virgola riguardo il Passante, né nelle versioni precedenti né in quello che ci apprestiamo a votare in Consiglio Comunale".

Lo stesso vale per l’SFM che viene utilizzato "con puerile benaltrismo: anche noi da troppo tempo chiediamo che venga completato e l’accordo sul Passante porta finalmente con sé l’impegno ad avviare l’iter, con una forte e decisa volontà del Sindaco (che prima non c’era) e 250 milioni messi dalla Regione che altrimenti non ci sarebbero stati - e concludono - non c’è dunque alcuna lezione di ambientalismo da dare all’interno della maggioranza del
Consiglio Comunale, c’è invece da portare una strategia condivisa, anche in discontinuità con il passato che ci ha visto all’opposizione, per mettere a frutto tutte le competenze e le esperienze di chi sta interpretando una nuova stagione politica, con coerenza e senza ambiguità”. 

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