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Via Carbonesi pedonale, si solleva l'opposizione: "Solo per i turisti, imposizione ideologica"

Alzata di scudi della Lega e di Forza Italia dopo l'annuncio del Comune che chiuderà la strada nei week end

E' polemica, dopo l'annuncio di Palazzo D'Accursio di sperimentare la pedonalizzazione di via dè Carbonesi e dei lunghi lavori di restyling.   

Si parte sabato 8 aprile, nel tratto da via d'Azeglio a via Tagliapietre, che sarà chiuso al traffico nei giorni di sabato, domenica e festivi.  

Alzata di scudi della Lega e di Forza Italia: “Il Comune, senza un reale previo confronto coi cittadini, ha deciso di pedonalizzare via De Carbonesi nei fine settimana. L’ennesima scelta che rischia di paralizzare una città già oggi bloccata - scrivono in una nota il capogruppo del Carroccio Matteo Di Benedetto e il consigliere Giulio Venturi - Con i cantieri del pnrr e del passante alle porte, bloccare un nodo fondamentale viabilistico della città significa voler consapevolmente paralizzare Bologna. Non si offrono alternative, ma solo disagi a tutti coloro che per necessità usano l’automobile. È un’impostazione ideologica che perde di vista il bene comune e si rifiuta di porre in essere un reale confronto con la cittadinanza. Notiamo, infine, come il silenzio del Comune sul tema fosse solo un triste teatro atto a non dover dare risposte e occasioni di confronto ai bolognesi. Da parte nostra, continueremo a fare la nostra parte per tutelare i bolognesi messi sempre in secondo piano dalla sinistra”. 

Forza Italia: "Centro ad uso esclusivamente turistico"

"Chi amministra una grande città come Bologna non può fare scelte adottando criteri semplicistici e che non tengano conto degli effetti che certe scelte comportano. Pedonalizzare aree del centro storico ha senz'altro diverse ricadute positive sulla vivibilità e l'attrattività delle aree interessate, ma nel caso di via de' Carbonesi non si possono trascurare alcuni aspetti collaterali decisi per la vita delle persone - fanno eco Maria Chiara Casadio e Andrea Ventura, consiglieri di Forzai Talia del quartiere Santo Stefano, Annamaria Cesari, consigliera del Porto Saragozza e Nicola Stanzani, consigliere Comunale - Il primo è l’ulteriore impatto negativo sul trasporto pubblico, particolarmente ridotto e complicato proprio nei T-days per la soppressione dell’asse Rizzoli-Ugo Bassi. Per via de’ Carbonesi passano molte linee tra cui 11, 13, 20 nei due sensi, 30 e 38 che servono diverse scuole (aperte anche di sabato) e che durante il cantiere, che sostanzialmente ha simulato la pedonalizzazione, sono state deviate con incremento dei tempi di transito o spezzate, con grave disagio per chi ne fa uso per scuola, lavoro o altre necessità. Sono scelte che incentiveranno senza dubbio il ricorso al mezzo privato, con un impatto negativo sia sul traffico che sull'inquinamento ambientale, prese in autonomia senza un reale confronto coi cittadini, come abitudine frequente di questa Giunta".

Pedonalizzazioni "estremamente semplicistiche nelle loro realizzazioni - continuano i consiglieri azzurri - che complicano la vita delle persone, non posso che concorrere all’abbandono del centro storico da parte dei residenti di cui tanto si preoccupa a parole il Sindaco Lepore: un centro ad uso esclusivamente turistico, regno degli affitti brevi, una della cause globalmente riconosciute, vedi l’attuale polemica che riguarda Milano, dell’impennata dei costi degli affitti e quindi dell’aggravamento dell’emergenza abitativa che pesa soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione, così come sull'attrattività del nostro Ateneo, per la prima volta nella storia con richieste di immatricolazione in calo, proprio per questa ragione. Il rischio è quello di trasformare il nostro centro storico in una bella cartolina turistica, che presto non interesserà più nemmeno ai turisti".

"Crediamo che via Carbonesi debba rimanere aperta, perché permette la corretta mobilità tra la parte est ed ovest del centro storico, anche per i mezzi pubblici ed i Taxi" fanno sapere i consiglieri di Fratelli D'Italia Stefano Cavedagna e Fabio Brinati, mentre sono "perplessi" i consiglieri di Bologna ci piace, Samuela Quercioli
e Gian Marco De Biase "in quanto si tratta di un'arteria cittadina fondamentale e, disporne la chiusura, in particolare il sabato, creerà notevoli disagi ai residenti e a coloro che utilizzano il trasporto pubblico locale.  Abbiamo già avuto modo di verificare le grosse difficoltà che si sono venute a creare durante i lavori - aggiungono -sarà pure una sperimentazione, ma qui si sta giocando sulla pelle della cittadinanza e del commercio. E questo non è giusto".

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