rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Esposto

Rapporti Merola-Istituto Parri, parte l'esposto di FdI: "Incompatibilità e conflitto di interessi"

Si contestano i rapporti tra il Comune di Bologna e l'istituto storico, guidato dall'ex sindaco: " Il nostro è solo un atto di controllo della spesa pubblica, in un'ottica di trasparenza ed efficacia"

Presunta "incompatibilità, con conflitto di interessi". Sarebbero le due irregolarità che Fratelli d'Italia ha evidenziato con un esposto Prefettura e alla Corte dei Conti. Si contestano i rapporti tra il Comune di Bologna e l'istituto storico Parri, guidato da giugno 2020 dall'ex sindaco Virginio Merola.

Resistenza, Merola nominato presidente del Parri: "La storia è una chiave importante per la consapevolezza"

Per Fdi sono due le irregolarità: la presunta "incompatibilità, con conflitto di interessi" di Merola nei 16 mesi in cui è stato sia presidente del Parri sia primo cittadino; i contributi straordinari erogati dal 2018 a oggi (circa un milione di euro in quattro anni) dal Comune di Bologna all'istituto storico, che è "a tutti gli effetti un ente di diritto privato", pur partecipato da alcuni enti pubblici. "Non vogliamo sollevare questioni sull'attività del Parri - ci tiene a precisare il capogruppo Fdi a Palazzo D'Accursio, Francesco Sassone, oggi in conferenza stampa - il nostro è solo un atto di controllo della spesa pubblica, in un'ottica di trasparenza ed efficacia". C'è inoltre una "questione di inopportunità politica- sottolinea ancora Sassone- nell'ultima parte del suo mandato Merola di fatto si è dato da solo i finanziamenti, essendo allo stesso tempo sindaco e presidente del Parri". Fdi punta dunque i riflettori in particolare sui 200.000 euro che il Comune ha concesso all'istituto nel 2020 e i 235.000 euro elargiti nel 2021, atti firmati da Merola. "Erano cifre simili anche gli anni precedenti- ammette Stefano Cavedagna, consigliere comunale Fdi- ma qui c'è un conflitto di interessi".

Il Comune, tra l'altro, con questi 200.000 euro in media all'anno di contributo straordinario, a cui si aggiunge un finanziamento ordinario di 19.000 euro, "sostiene più della metà del bilancio del Parri - rileva Cavedagna - che essendo un'associazione privata non può fare utili con contributi pubblici. E' quantomeno una situazione dubbia e inopportuna". L'attuale sindaco Matteo Lepore, tra l'altro, "nei suoi primi 100 giorni ha portato avanti questa pratica - afferma il consigliere Fdi - approvando a fine dicembre una delibera per ulteriori fondi al Parri nel 2022 e nel 2023". Inoltre la direttrice dell'istituto, Maria Grazia Bonzagni, ha scritto al Comune chiedendo che "il contributo straordinario diventi fisso" per coprire le esigenze economiche del Parri. Ma secondo Fdi, essendo un'associazione privata, l'istituto "dovrebbe ottenere finanziamenti partecipando a regolari bandi". Sassone e Cavedagna, che chiedono anche se Merola in qualità di presidente del Parri percepisce qualche compenso, propongono inoltre che sia la biblioteca sia il Museo della Resistenza curati dall'istituto, e che il Comune sostiene, rientrino a tutti gli effetti nelle istituzioni comunali Musei e Biblioteche, per una "maggiore trasparenza nell'uso dei fondi pubblici". (dire) 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rapporti Merola-Istituto Parri, parte l'esposto di FdI: "Incompatibilità e conflitto di interessi"

BolognaToday è in caricamento