rotate-mobile
Salute

Giornata contro il fumo: a Bologna 159mila, più giovani e persone in difficoltà

Secondo i dati OMS causa un decesso ogni 6 secondi. I fumatori sono ancora tantissimi, Bologna non fa eccezione (27%). Gli aiuti per smettere in città

Un enorme rischio per la salute e un grande impegno per le tasche della sanità pubblica. Il fumo, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, è responsabile del decesso di 6 milioni di persone ogni anno, che si traducono in 1 decesso ogni 6 secondi. In particolare, oltre 5 milioni di queste morti sono il risultato dell’esposizione diretta al tabacco mentre oltre 600 mila sono causate dall’esposizione al fumo passivo. 

"Limitare il fumo è uno degli obiettivi che la Regione ha deciso di perseguire, rafforzato anche nel Piano di prevenzione 2021-2025 recentemente approvato, con una parte dedicata al tema dei corretti stili di vita - spiega l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini - i dati sono confortanti e dimostrano che l'impegno del nostro sistema sanitario e i programmi realizzati stanno dando buoni frutti. Ma in quest'ambito c'è ancora molto da fare per motivare i fumatori, soprattutto i più giovani, ad abbandonare questo vizio così dannoso per la salute".

In Europa

Secondo i dati dell’indagine Eurobarometro 201, resi noti da Ausl Bologna,  il 26% degli europei fuma (30% tra gli uomini e 22% tra le donne), valore riscontrato già nel 2014; sono in aumento, però, i fumatori nella classe di età 15-24 anni (da 24% a 29%). Tale indagine mostra nel 2017 l’Italia al decimo posto in Europa con una prevalenza del 24%, inferiore alla media europea.

In Italiia 

Nel periodo 2017-2020, dai dati del sistema di sorveglianza PASSI, relativi alle persone con un’età compresa tra i 18 e i 69 anni, e resi noti da Ausl Bologna, emerge che in Italia la maggioranza degli adulti 18-69enni non fuma (58%) o ha smesso di fumare (18%), ma 1 italiano su 4 è un fumatore attivo (24%), si riconferma una maggiore prevalenza tra le classi socioeconomiche più svantaggiate e negli uomini.

A Bologna

Sempre secondo i dati PASSI, nel territorio dell’Azienda USL di Bologna, il 27% dei 18-69enni fuma sigarette (pari a circa 159mila persone).  Il 26% è un ex-fumatore mentre il 47% non ha mai fumato.  La percentuale di fumatori è uguale a quella regionale (27%) ma di poco superiore a quella nazionale (25%).

Anche a Bologna "l’abitudine al fumo mostra forti differenziali demografici e socio-economici - osserva Ausl - la percentuale di fumatori è più alta  negli  uomini  (30%, le donne si fermano al 25%), tra  i più giovani e fra le persone  con  molte  difficoltà  economiche  (tra i  quali fuma quasi un intervistato su   due).  Tra i fumatori adulti  il 6%  è  un  fumatore  occasionale (meno  di  una  sigaretta  al  giorno), mentre  il  17%  è  un forte fumatore (20 sigarette o più al giorno). Il confronto tra Distretti, poi, evidenzia delle differenze anche se non significative: la percentuale di fumatori risulta più alta nei Distretti Appennino Bolognese e Città di Bologna (30%), mentre la percentuale più bassa si osserva nel Distretto Reno, Lavino e Samoggia (22%).

Sigaretta elettronica

Nel territorio dell’Azienda USL di Bologna il 5,5% delle  persone 18-69enni (circa 9000) ha  riferito  di  farne  uso. In particolare, il 3,5% degli intervistati usa sia la sigaretta di tabacco sia quella elettronica; ciò implica che tra i fumatori il 13% fa uso di entrambe.

Le iniziative

In occasione della Giornata Mondiale contro il fumo, le tre organizzazioni sanitarie hanno ideato una serie di iniziative: in Appennino, in particolare nei comuni di Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro e Camugnano, si terrà, in collaborazione con le scuole locali, un convegno tra ragazzi sul rapporto tra fumo e ambiente, mentre al Sant’Orsola, al Rizzoli e al Maggiore, insieme a gruppi di volontari si raccoglieranno le cicche lasciate a terra. Insieme al Comune di San Lazzaro, infine, “Non fumo, vado in bici” biciclettata contro il fumo.

I centri antifumo

L’Azienda USL di Bologna, insieme al Policlinico di S. Orsola e all’Istituto Ortopedico Rizzoli, da anni è impegnata nella lotta al fumo e dal 2018, con i suoi Centri Antifumo (12 attivati nel 2021), a oggi ha seguito oltre 1000 fumatori, il 60% dei quali è riuscito a smettere di fumare.

Il fumatore può essere aiutato a smettere di fumare grazie a specifici corsi, che vengono organizzati dai Centri antifumo delle Aziende sanitarie.
Il corso offre un supporto di gruppo e/o individuale ed ha l’obiettivo di liberare il fumatore dalla dipendenza da nicotina. Viene realizzato con un approccio multi disciplinare: psicologico e medico-farmacologico. Il percorso per la disassuefazione dal fumo è gratuito.
La persona viene seguita nel tempo con controlli periodici, anche per la prevenzione delle ricadute.
Gli interessati possono rivolgersi direttamente ai Centri antifumo delle Aziende sanitarie, da cercare di seguito nel riquadro

Dove rivolgersi: 

  • Distretto Città di Bologna - BOLOGNA Porto - Poliambulatorio Montebello    Su prenotazione 
  • Distretto Città di Bologna - BOLOGNA Borgo Panigale - Casa della salute Borgo Reno    Su prenotazione
  • Distretto S.Lazzaro di Savena - SAN LAZZARO DI SAVENA - Casa della salute    Su prenotazione
  • Distretto Pianura Est - BENTIVOGLIO - Ospedale di Bentivoglio    Su prenotazione

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giornata contro il fumo: a Bologna 159mila, più giovani e persone in difficoltà

BolognaToday è in caricamento