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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Festa della mamma, nei reparti Maternità arrivano 50 nuove culle neonatali

I dispositivi aiutano a mantenere il contatto tra madre e neonato in condizioni di massima sicurezza

Favorire il contatto tra madre e neonato, in condizioni di assoluta sicurezza. In occasione della Festa della Mamma, i reparti di Maternità dell’Azienda USL di Bologna dislocati all’Ospedale Maggiore di Bologna e all’Ospedale di Bentivoglio hanno ricevuto 50 culle tecniche neonatali, acquistate con l'aiuto di una cordata di solidarietà tra cui Bimbo Tu, Virtus Segafredo e Fatro Spa. I dispositivi dispongono di un sistema frenante studiato appositamente per custodire i primi momenti di relazione tra mamma e bambino, proteggerli e farli evolvere nella massima serenità di mamma, papà e bambino. Delle culle donate, una quindicina saranno destinate all’Ospedale di Bentivoglio mentre le altre resteranno all’Ospedale Maggiore.

L’importante donazione, del valore complessivo di 60.974,38 euro è nata da un progetto di ampio respiro del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda USL di Bologna a cui ha contribuito tutto il personale medico-infermieristico e le ostetriche della Maternità. Si stima che saranno più di 5000 mamme che ogni anno potranno allattare i propri bimbi in totale sicurezza.

“Donazioni di questo genere rappresentano il segno concreto di una comunità solidale, capace di co-progettare e guardare insieme al futuro della sanità, ponendo attenzione all’accoglienza e al concreto bisogno dei pazienti, contribuendo così, in modo efficace, a rendere innovativi strutture e servizi che mettono al centro le necessità di chi vive ogni giorno in reparto” spiega Paolo Bordon, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna. 

“Ogni nascita è accompagnata da momenti tanto magici, quanto delicati. Essa porta con sé nuovi equilibri, nuovi ritmi, nuove relazioni. Momenti a cui è necessario dare la giusta attenzione, la giusta protezione” spiega Chiara Ghizzi, Direttrice del Dipartimento materno-infantile dell’Azienda USL di Bologna.

Cosa sono e come funzionano le nuove culle neonatali

Alcuni episodi di cronaca accaduti negli ultimi mesi, nonché la relativa risonanza mediatica, hanno infatti appesantito la fragilità fisiologica che ogni donna vive durante la gravidanza e nei momenti subito successivi al parto. L'Ausl, per favorire le migliori condizioni ai primi fondamentali momenti di relazione tra madre e neonato ha dato vita ad un progetto finalizzato allo scopo.

“In una prima fase, non appena il covid lo ha consentito, la Maternità dell’Ospedale Maggiore e di Bentivoglio è stata aperta h24 al partner e/o a una persona di fiducia della neomamma, sostenendo in questo modo il rooming in, in condizioni di massima sicurezza. Questa scelta ha comportato senz’altro un ulteriore carico di lavoro per il personale sanitario - in particolare per infermieri e ostetriche - che in questo modo sono quotidianamente impegnati da un lato ad insegnare e  ricordare a tutti coloro che accedono in reparto le norme igieniche per il contrasto del rischio infettivo dei piccoli, dall’altro a prendersi cura non solo della mamma e del suo piccolo, ma di tutto il nuovo nucleo famigliare” spiega Stefania Guidomei, Responsabile DATeR Area donna e bambino. 

Contemporaneamente, grazie a Bimbo Tu è stata avviata una cordata di solidarietà, con cui ha preso corpo un sogno: garantire ad ogni mamma una culla speciale. Le culle donate (41 culle da Fatro Spa e 9 da Virtus Segafredo Bologna attraverso una promozione sui biglietti delle gradinate attivata dalla società per quattro partite di aprile e maggio giocate in casa) consentono infatti ad ogni neomamma il rooming in in massima sicurezza, garantendo il contatto e la protezione del piccolo, ovvero quell’intimità che è fondamentale custodire a partire dai primi attimi di vita. 

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