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Martedì, 23 Aprile 2024
Salute

Hiv, nell'ultimo anno 175 infezioni. "Il 57% arriva ad una diagnosi tardiva"

Nel weekend test in piazza per la giornata mondiale contro l'Aids

In Emilia-Romagna sempre meno persone contraggono l'infezione da Hiv ma resta alta la percentuale di chi arriva ad una diagnosi tardiva: il 57%. Lo raccontano i dati dell'ultimo Report curato dall'assessorato regionale alle Politiche della Salute.

Negli ultimi 16 anni il trend è costantemente in calo sia per gli uomini che per le donne, con le nuove diagnosi che si sono più che dimezzate, passando da 368 del 2006 a 175 del 2021.

"In Emilia-Romagna – sottolinea l'assessore Raffaele Donini – il trend in calo delle infezioni da Hiv conferma l'impegno della sanità pubblica e il grande lavoro delle associazioni. Questi dati, però, non ci devono far abbassare la guardia, perché resta ancora alta la percentuale di chi scopre tardi di aver contratto il virus. Per questo dobbiamo continuare a sensibilizzare le persone, promuovere l'uso del test e far sì che aumenti la consapevolezza dei rischi, superando stereotipi e pregiudizi".

Anche con questo obiettivo, in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids che si svolge giovedì 1 dicembre, la Regione promuove tre webinar organizzati da helpAids, con professionisti sanitari e rappresentanti di associazioni per confrontarsi su prevenzione e salute.

Test in piazza

Per la giornata mondiale contro l'Aids, l'1 dicembre, Ausl e Comune di Bologna hanno organizzato un calendario di iniziative di sensibilizzazione. In particolare l'1 e 2 dicembre, dalle 15 alle 20 in piazza Verdi e negli spazi di Area15, medici, infermieri di comunità ed educatori dell'Ausl, assieme a volontari delle associazioni Cassero Salute, Mit e Gruppo Trans, saranno a disposizione per i test Hiv e Hcv, informazioni e counseling sulle infezioni trasmesse sessualmente.

Sabato 3, dalle 12 alle 20, e domenica 4, dalle 10 alle 12, i test saranno invece offerti nell'ambulatorio mobile in piazza Maggiore. Punti informativi saranno allestiti l'1 dicembre anche nelle Case della Salute di Bologna (Navile), Budrio, Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena, Vergato, Terre d'Acqua (Crevalcore), e all'interno dell'IperCoop Lame, grazie alla collaborazione di Coop Alleanza 3.0.

In programma anche incontri con gli studenti sulla prevenzione e lo stigma, a cura delle ostetriche e degli psicologi degli spazi giovani dell'Ausl. Sempre l'1 dicembre, inoltre, al carcere della Dozza, incontro organizzato dall'equipe sanitaria del carcere, con la partecipazione di medici igienisti e infettivologi.

I dati

In Emilia-Romagna nel 2021 sono state registrate 175 nuove diagnosi di infezioni da Hiv in persone residenti, con un'incidenza pari a 3,9 casi ogni 100mila abitanti; incidenza che si mantiene più alta nel sesso maschile (6,4 rispetto a 1,5 del sesso femminile). Nel periodo 2006-2021, secondo i dati del Settore prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna, l'incidenza media è risultata di 7,0 casi per 100mila abitanti: il trend è in calo in entrambi i sessi.

L'unico lieve rialzo, spiega la Regione, è stato registrato proprio nel 2021, rispetto alle 145 diagnosi del 2020: l'ipotesi è che siano state recuperate diagnosi non effettuate l'anno precedente a causa della pandemia, ma solo i dati futuri potranno confermarlo. Nell'intero periodo considerato le persone sieropositive diagnosticate sono prevalentemente di sesso maschile (74%), nella fascia di età 30-39 anni (31%) e di nazionalità italiana (68%).

La modalità di trasmissione principale risulta essere nell'88% dei casi quella sessuale (52% eterosessuale e 36% omo-bisessuale); in particolare, nel 2021, la trasmissione omo-bisessuale risulta più alta rispetto a quella eterosessuale (rispettivamente 47% e 43%). In quasi un quinto dei casi (19%) di sesso femminile, la sieropositività è stata scoperta in corso di gravidanza; in genere si tratta di donne straniere (84%).

Una diagnosi precoce dell'infezione da Hiv consente di attivare tempestivamente cure efficaci. Nel periodo 2006-21, oltre la metà (52%) delle persone era già in Aids, o in una fase molto avanzata dell'infezione, al momento della diagnosi Hiv.

Nel 2021 tale quota è pari al 57%. L'incidenza per classi di età mostra come le più colpite siano quelle tra i 20 e 49 anni: il fenomeno è appena rilevabile per i giovanissimi sotto i 20 anni e di minor impatto negli ultracinquantenni. Le persone straniere con diagnosi di infezione da Hiv rappresentano poco meno di un terzo (32%) del totale. L'incidenza degli stranieri presenta un andamento costantemente più alto rispetto a quello degli italiani, anche se la differenza si è ridotta nel tempo. Nel 2021 i nuovi casi di Aids tra residenti in Emilia-Romagna sono stati 47.

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