Un intervento rimandato di un anno (per la seconda volta): "Capisco la pandemia, ma mio figlio va operato quanto prima"
A segnalare dei tempi troppo lunghi la mamma di un ragazzo di 23 anni al quale è stato programmato un intervento chirurgico per varicocele bilaterale poi spostato (per la seconda volta) a causa dei problemi legati al Coronavirus e alla riorganizzazione degli ospedali: "A giugno 2020 ci hanno detto che l'operazione sarebbe stata possibile solo un anno dopo, ma oggi (trascorso l'anno) i tempi raddoppiamo e noi siamo preoccupati perchè se anche non si tratta di una questione di vita o di morte, sono interventi che vanno fatti il prima possibile visto che ne va della fertilità del paziente. Ci hanno riprogrammato per l'estate prossima".
"Non possiamo permetterci l'intervento in una struttura privata"
"Ci hanno detto che l'ospedale di Budrio, dove mio figlio avrebbe dovuto fare l'intervento, non è disponibile perché trasformato in centro Covid e da qui lo slittamento. Abbiamo anche pensato di rivolgerci al privato ma non ce lo possiamo permettere. I costi dell'operazione infatti si aggirano intorno ai 5 mila euro: una cifra per la nostra famiglia proibitiva. Non siamo arrabbiati e comprendiamo il disagio dovuto alla pandemia, ma da mamma sono anche in ansia per la salute di mio figlio".